La soluzione a città sempre più invivibili, sempre più calde e sempre più inquinate sono gli alberi. Lo dice da tempo Stefano Mancuso, botanico, saggista, docente universitario e direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale dell’Università di Firenze, sostiene la necessità di piantare più alberi nelle città“una soluzione di buon senso, molto pratica. In molti lo hanno già capito, sono tante le capitali europee che hanno già avviato e concluso progetti di trasformazione delle grandi strade in vie di alberi e parchi. Non è un obiettivo utopistico ma indispensabile perché le nostre città sono le maggiori produttrici di calore e di inquinamento, perciò da lì devono partire le prime misure di adattamento e di mitigazione al cambio climatico”. Ha detto a Repubblica – “in gran parte del Pianeta già oltre l’80% della popolazione vive in contesti urbani e tutti i modelli di previsione ci dicono che entro il 2050 oltre il 70% delle persone vivrà in città, a fronte del restante 30% che starà in ambienti rurali.” – una urbanizzazione repentina –

“dobbiamo portare la natura in città se vogliamo sopravvivere come specie. Dobbiamo, insomma, preparare le nostre città ad affrontare i cambiamenti innescati dalla mutazione ambientale”. Secondo Mancuso – “non potremo vivere in città sempre più calde, lo dimostra il numero dei morti per le ondate di calore in continuo aumento, estate dopo estate. Bisogna immaginare città diverse e cominciare subito la loro trasformazione”. Sul fattore del cambiamento climaticosta provocando un enorme cambiamento ambientale e la prima fondamentale necessità sarà di raffreddare le città.” – un tema di cui tutti parlano, ricostruisce – “ma in modo populista e demagogico. Per passare dalle parole ai fatti dovremmo innanzi tutto metterne a dimora milioni e non qualche migliaio e poi trovare lo spazio che oggi non c’è. E qui torniamo all’affermazione precedente, bisogna partire da un ripensamento delle nostre città” In parole povere, ripensare da capo al modello di città – “sostituendo l’asfalto che non possiamo più permetterci con quelle che chiamo “vie degli alberi”, cioè strade nuove pensate per persone, bici, pattini e non auto. Per ottenere subito una consistente diminuzione della temperatura in città non c’è altra soluzione”.