Nell’ambito della rassegna “Tesori della Biblioteca”, è in programma fino al 17 febbraio 2024 – Ingresso gratuito- Proseguono le visite guidate e gli incontri

Con grande successo di pubblico è stata inaugurata sabato 18 novembre alla Biblioteca
comunale di Imola (via Emilia 80) l’annuale rassegna dei Tesori della biblioteca con la
mostra Architettura a Imola nel secondo ‘900. Gli archivi di Vittorio Fiorentini e Sanzio
Cremonini. In tanti hanno seguito il percorso di mostra guidati da Claudio Calamelli, curatore
della mostra insieme a Giorgio Bolognesi (Segni del Moderno).


La mostra, allestita nella Libreria francescana (Aula Magna) al primo piano della Biblioteca
comunale, con un’anteprima all’ingresso della biblioteca, è visitabile nei seguenti orari:
martedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30; sabato dalle 10.00 alle 12.30. Ingresso gratuito.
Sono previste inoltre visite guidate nelle seguenti giornate: sabato 2 dicembre 2023 ore 11.00,
sabato 16 dicembre 2023 ore 11.00, sabato 20 gennaio 2024 ore 11.00, sabato 3 febbraio 2024
ore 11.00. È possibile inoltre effettuare visite su prenotazione per classi e gruppi.
Gambi: “la mostra parla di noi” – “Gli archivi imolesi siti nella biblioteca Comunale
conservano la nostra storia, sono luoghi luminosi ed ordinati, custoditi da archiviste ed
archivisti non solo precisi e disponibili verso l’utenza dei ricercatori e dei curiosi ma anche
propositivi rispetto a mostre che valorizzino i documenti ivi accolti
– spiega l’assessore alla
Cultura, Giacomo Gambi -. Gli archivi sono, infatti, essenziali per la salvaguardia del
patrimonio ma non possono limitarsi a questo. Il pubblico, cittadino e non, deve poter essere
partecipe dei documenti conservati negli archivi e, per farlo, sono fondamentali mostre come
questa che rendano i documenti – in questo caso anche i plastici, i disegni e le fotografie –
protagonisti di una storia in cui il visitatore si riconosce. La mostra inaugurata sabato 18
novembre, “Architettura a Imola nel secondo ‘900. Gli archivi di Vittorio Fiorentini e Sanzio
Cremonini”,
nel raccontarci come si è evoluta la città anche grazie a due grandi protagonisti
della storia imolese, parla di noi. Per realizzarla, sono state fondamentali tanto le donazioni
degli archivi Fiorentini e Cremonini al Comune tanto le operazioni di inventariazione e ricerca
che sugli archivi sono state svolte negli ultimi anni. Del resto, la ricerca è il motore della
scoperta. Per la biblioteca realizzare una mostra di architettura è stata una sfida, portata avanti
grazie all’importante collaborazione con l’Associazione Segni del moderno, e siamo sicuri che la
città apprezzerà il risultato”.

Il percorso espositivo – In mostra sono esposti schizzi e disegni, lucidi ed eliocopie, fotografie
e plastici in legno che illustrano l’architettura a Imola nel secondo ‘900. L’esposizione si apre
con un’introduzione sul contesto imolese nella seconda metà del Novecento. Nell’immediato
dopoguerra Imola riparte animata dal desiderio di ritornare alla vita e ricostruire è la parola
d’ordine: il settore produttivo, il sistema sanitario, la scuola e la vita cittadina devono ripartire.
Arrivano poi gli anni della crescita e dello sviluppo caratterizzati dalla progettazione di nuovi
edifici e dall’espansione crescente della città al di fuori del centro urbano con la realizzazione di
nuovi quartieri che delineano un nuovo volto della città. Sono esposte alcune riviste,
provenienti dalla biblioteca di Cremonini, che testimoniano il dibattito culturale e architettonico
sulla ricostruzione e sull’emergenza abitativa che è al centro degli argomenti trattati nelle
pubblicazioni specialistiche dell’epoca. Il percorso espositivo prosegue con le due sezioni
dedicate all’architetto Fiorentini e all’ingegnere Cremonini che con la loro opera hanno
contribuito a disegnare la nuova immagine architettonica di Imola e del suo territorio nel
secondo ‘900. Le chiese di Croce in Campo e di Santo Spirito, il Seminario diocesano, la Sacmi
(Fiorentini), il ristorante San Domenico (Cremonini) sono solo alcuni dei loro progetti. Alcune
opere sono state prestate: il plastico in legno della Chiesa di Croce in Campo dalla Parrocchia
stessa, il plastico della casa per sei appartamenti in viale Dante dal Comitato di Imola della
Croce rossa italiana e alcune fotografie del Ristorante San Domenico di Imola e di New York
dal ristorante imolese.
La progettazione della mostra è stata preceduta dall’intervento di riordino e inventariazione
degli archivi di Fiorentini e di Cremonini che ha consentito la ricerca su documenti, fotografie
ed elaborati grafici dei due professionisti da parte dei curatori. La descrizione inventariale a
cura della ditta Archimedia srl di Modena è stata realizzata con la piattaforma regionale per la
descrizione archivistica messa a disposizione dal Servizio Patrimonio culturale della Regione
Emilia-Romagna e le banche dati sono consultabili on line in Archivi ER–Sistema informativo
partecipato degli archivi storici in Emilia-Romagna (al link https://archivi.ibc.regione.emilia-
romagna.it/ibc-cms/ e sono raggiungibili anche dal sito della biblioteca
www.bim.comune.imola.bo.it ).
La mostra è realizzata grazie al ricco patrimonio documentario dell’Archivio dell’architetto
Vittorio Fiorentini (Imola, 1916-2012), donato al Comune di Imola dalla nipote Matilde
Mazzolani nel 2020, e dell’Archivio dell’ingegnere Sanzio Cremonini (Imola, 1913-2007),
donato al Comune di Imola dalla moglie Maria Vittoria Carli nel 2011.
Incontri di approfondimento – Sono in calendario inoltre alcuni incontri di approfondimento
su temi e opere illustrate in mostra. Si comincia sabato 2 dicembre 2023 ore 17.00:
Architettura come vestito dello spazio. Progettualità e design nelle opere di Fiorentini e
Cremonini, con Andreas Sicklinger (Università di Bologna).
Sabato 13 gennaio 2024 ore 11.00 è in programma una Passeggiata virtuale per Imola e
dintorni. I progetti di Fiorentini e Cremonini, con Giorgio Bolognesi e Claudio Calamelli
(Segni del Moderno).
Sabato 20 gennaio 2024 ore 17.00 si svolgerà l’incontro Archivi di architettura e realtà
costruita. La documentazione storica per lo sguardo sul presente, con Daniele Vincenzi
(Ordine degli architetti di Bologna e AAA Italia/Associazione nazionale degli archivi di
architettura).
L’iniziativa Tesori della Biblioteca è realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di
Risparmio di Imola, dell’Azienda Sacmi Imola e si avvale del patrocinio dell’Ordine degli
architetti di Bologna, dell’Ordine degli ingegneri di Bologna e di AAA Italia/Associazione
nazionale degli archivi di architettura.

Per gli architetti la partecipazione a ogni conferenza e la visita alla mostra prevede il
riconoscimento di 1 CFP in autocertificazione. Per gli ingegneri la partecipazione a ogni
conferenza prevede il riconoscimento di 1 CFP.