Le immagini di tutto quel legname, il prodotto della pulizia dell’alluvione di maggio, incagliato sotto i ponti e a coprire interamente i corsi d’acqua, hanno fatto il giro d’Italia.
Nel caso del nostro territorio, Simone Carapia (LEGA), si chiede invece se queste cataste di legna, che i cittadini hanno raccolto nell’argine del fiume Santerno “siano o meno state raccolte prima della piena di giovedì scorso. I comuni della Vallata e quello di Imola avevano avvertito Hera ambiente di ritirare questo legname accatastato ai lati del fiume Santerno?
Mi auguro di sì, altrimenti” – ricostruisce il leghista – “oltre ad avere preso in giro i volontari che si sono messi a disposizione per migliorare la situazione , dopo il disastro del maggio scorso, ci sarebbe stato un ammasso di legname in più che sicuramente avrebbe provocato ulteriori danni. Per questo motivo presenterò un ‘interrogazione in Comune e in Città Metropolitana” – fa sapere –

per approfondire le dinamiche e avere le risposte che tanti cittadini si pongono. Mi auguro che il conferimento sia stato fatto prima di giovedì” – aggiunge – “visto che sono passati mesi dalla raccolta e accatastamenti , perché altrimenti a chi si dovrebbero ascrivere eventuali responsabilità? Ai Comuni ad Hera ambiente o a chi ? Abbiamo visto la quantità abnorme di legname fermo in prossimità dei ponti, forse anche più di maggio – continua il leghista – “e qualche cittadino si è fatto giustamente delle domande a cui bisogna dare risposta. Se poi aggiungiamo la soppressione delle autorità di bacino e dei servizi tecnici di bacino, confluiti recentemente molto ridimensionati nella protezione civile, che nel tempo avevano già visto ridurre i loro trasferimenti, e di conseguenza gli ormai antichi e costanti lavori di svaso e manutenzione degli alvei dei corsi d’acqua principali, per non parlare poi della soppressione della Comunità Montana e dei relativi finanziamenti per i lavori di sistemazioni idraulico forestali dei corsi minori il quadro“- precisa Carapia – è decisamente peggiore. Ma se a questo dovessimo aggiungere i dubbi di tanti cittadini ovvero che le cataste di legna in parte non sono state raccolte e smaltite da Hera ambiente e hanno provocato ulteriori danni , la situazione sarebbe davvero drammatica e griderebbe vendetta. A questo punto pretendiamo risposte” – osserva –anche perché ci sono stato cittadini che si sono dati da fare e se le cataste fossero state portate via dalla fiumana …dopo il danno ci sarebbe stata la beffa. Per questo chiederò nel dettaglio le date e i luoghi nei vari comuni dove sono stati raccolti questi legnami al fine di avere una situazione più chiara relativa a questa vicenda. Chiaramente se venissero ascritte e comprovate colpe e negligenze da parte degli attori interessati” – conclude– “scriverò immediatamente alla Corte dei conti .