A Dritto e Rovescio, Domenica in prima serata su Rete 4, si parlava del recente boom di multe da autovelox che ha coinvolto diversi Comuni italiani. Collegamento a sorpresa da un bar di Imola, dove erano presenti alcuni dei cittadini che hanno recentemente ricevuto un verbale per via di un accertamento prodotto tramite uno degli velox “mobili”: i famosi totem tanto discussi nelle ultime settimane.
Alcuni degli imolesi presenti in studio erano tra coloro che hanno deciso di fare ricorso. Uno di quelli intervenuti ha mostrato in diretta la foto di una delle “auto civetta” utilizzate dalla Polizia Locale nei mesi scorsi.


“Al giorno d’oggi queste multe ai cittadini sono fatte per far cassa ai Comuni” – ha raccontato in diretta l’imolese – “Perchè? Perchè lo Stato gli ha tagliato i soldi e gli ha detto “divertitevi con i giochini” – “Ma questo non va bene perché la multa va fatta per educare il cittadino nel rispettare il codice della strada: quindi ci deve essere la pattuglia che ferma e contesta la multa sul momento” – si è sfogato – Qui invece si nascondono come i ladri, che vanno nei campi con i camioncini in borghese, la legge dice invece che deve esserci la pattuglia sul posto”.
Contrario il Sindaco di Como, presente in studio, che ribatte – “non è vero”.
“Lei, Rapinese, ha detto una marea di minchiate” – si lascia scappare l’imolese collegato.
Ma viene prontamente redarguito da Del Debbio: “Utilizziamo un linguaggio adeguato”.
Di risposta, da Imola mostrano la foto dell’auto civetta fotografata in Via Montanara:
“Vede che c’è l’autovelox sulla strada e ci dovrebbe essere la pattuglia con su scritto Polizia Municipale? La pattuglia è nascosta praticamente dietro l’argine.” – hanno spiegato da Imola –
“Vede il furgone bianco?”
Ma cos’è caduta nel fossato”? – risponde ironicamente Paolo Del Debbio –
“Il furgone bianco è praticamente la pattuglia, con un camioncino qualunque
Sono 300 i cittadini imolesi che attualmente hanno già fatto ricorso.
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