Quale futuro a Conselice? il paese più martoriato della Regione è stato salvato da giovani volontari (e meno giovani) dello stesso Comune e provenienti da tutta Italia. Ma è immaginabile un futuro qui per questi giovani? Certo che sì. Ma occorre lungimiranza nel valutare cosa realmente accogliere. Pensiamo soltanto all’Officina dell’Ambiente: è giusto che un simile insediamento campeggi a poche centinaia di metri da un centro abitato?
“Conselice ha una particolarità. È uno dei Comuni storicamente più rossi d’Italia e soprattutto uno dei Comuni più ortodossi alla sua appartenenza. In Italia era uno dei Comuni che si giocava il primato del Comune piu rosso.”
Luciano Lama, Comitato CASTA) è un uomo che non si può certo considerare di destra. La sua onestà intellettuale e grande conoscenza del territorio, lo ha portato a valutare la congiunzione di eventi che hanno portato Conselice insediamenti economici importanti, ma a volte anche discutibili.
Balza agli occhi quanto avvenuto a “ODA” – la super discussa Officina dell’Ambiente – che ha scelto proprio Conselice per trattare le scorie provenienti dall’incenerimento di rifiuti solidi urbani.
“Conselice, per utilizzare un eufemismo, è un Comune che presenta una certa affidabilità”- continua Lama – “ha del resto una storia particolare. Fu il primo Comune dove si è fatta in anticipo un’amministrazione ulivista. È stato il Comune che quando ci fu il famoso Referendum sull’abolizione dell’ergastolo, fu l’unico in Italia dove è passò il Sì all’abrogazione dell’ergastolo.” – osserva – “ma non perchè era particolarmente progressista, come si felicitò l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini, ma semplicemente perché le linee a livello nazionale erano state seguite da tutti quanti. Conselice” – racconta –“ha queste particolarità. Ad esempio la Coop ha creato uno dei punti vendita più all’avanguardia per quanto riguarda la sostenibilità energetica. Oppure pensiamo che il Collettivo Braccianti Agricoli era stato scelto da FIAT per sperimentare i nuovi macchinari ad uso agricolo. “
E ODA , L’OFFICINA DELL’AMBIENTE ALLAGATASI DURANTE L’ALLUVIONE?
Lama ha denunciato tra i primi quanto stava avvenendo. ODA era stata autorizzata in modo discutibile a pompare nello Zaniolo l’acqua che aveva allagato lo stabilimento: Lama, dopo aver segnalato telefonicamente quel che stava accadendo, si reca in Comune per incontrare la persona che aveva ricevuto la sua segnalazione: “la persone che è scesa, una donna, mi ha detto sottovoce che non poteva parlare lì in Comune“ – rammenta – “venga con me che allontaniamo” – aggiunge –“quando ho detto questa cosa così in Comune hanno fatto un salto sulla sedia” – risponde la signora – “però due tecnici Hera avevano detto che era tutto a posto” – rammenta la donna. Lama allora fa 2+2 “Hera ha partecipato attivamente alla stesura del progetto, è pare in causa. Gli serviva avere uno stabilimento per smaltire tutte le scorie degli inceneritori dell’Emilia Romagna”
E Conselice, avendo la particolarità storica descritta sopra, è stato forse identificato come il Comune più idoneo ad ospitare questo tipo di insediamento.
CONTINUA NEL DOCUMENTARIO A BREVE IN USCITA
Si ringrazia “Conselice +”
Post Correlati
Cerca un articolo
Articoli Recenti
- Acque, Legambiente si rivolge ancora alla Soprintendenza
- Alluvione, Imola: al via i lavori in Via Ladello
- FDI: “Basta scaricabarile, serve chiarezza da chi governa il territorio”
- FDI contro il PD “Quell’odg è diffamatorio”
- Imola, il PD presenta odg di condanna al neofascismo profuso da Gioventù Nazionale