Non si ferma e anzi, accelera, la raccolta firme a cura del nascente “Comitato Montericco”, un gruppo di residenti del quartiere omonimo che si sta opponendo al nuovo progetto di costruzione dell’isola ecologica, i cui lavori sono programmati per il 2023.
Nella giornata di oggi, sabato 12 febbraio, si è svolta la prima giornata di raccolta firme presso il banchetto di Via Gradizza. Sono state raccolte più di 500 firme che vanno ad aggiungersi alle già 400 dei giorni scorsi. In totale, ad ora, sono state registrate 1268 firme. Numeri notevoli, se pensiamo che per fermare l’installazione dell’antenna di Via Volta, nel 2014, furono necessarie 1200 firme, cosa che effettivamente avvenne. Dunque, in Pedagna, se si va avanti a questo ritmo, le firme raccolte potrebbero addirittura superare i voti stessi che sono serviti ad eleggere Marco Panieri Sindaco (15.000).
Quello che si sta verificando in “Zona A” è uno vero e proprio “tornado” di partecipazione che si è evoluto anche in assenza di luoghi dove dibattere dei progetti nascenti, come i circoli o i forum di quartiere (chiusi da qualche anno) che servivano da collante tra cittadinanza e amministrazione comunale.

Anche al di fuori della zona Montericco infatti, si sono fatti vivi alcuni abitanti che desiderano ricevere i moduli in bianco per riempirli di condominio in condominio. Questo, alla luce del disagio che già vive Via Vivaldi, strada trafficata e problematica che, secondo i residenti, con la stazione ecologica di sicuro non risolverebbe i suoi problemi di auto e camion.
“Se vengono qua raccolgono migliaia e migliaia di firme” fanno sapere dalle parti del polo scolastico. Uno snodo importante dove c’è anche la chiesa, le scuole appunto, la baracchina delle piadine e un numero importante di condomini oltre che due traverse, Via Pasolini e Mario Neri, anch’esse lambite da case.
Il test odierno di Via Gradizza per i residenti si è quindi dimostrato sopra le attese, come riferisce uno degli organizzatori :“Se l’amministrazione fosse venuta qua oggi, si rendeva conto di tutti i ragazzi che usufruiscono di questi spazi verdi” In effetti , il prato è pieno di persone, genitori e i bambini della parrocchia che affollano il prato per giocare. “A noi preoccupa prevalentemente la posizione di questo sito, in un luogo pieno di case, ai margini di strade già in tilt agli orari di punta” continua uno dei promotori della raccolta firme –“Inoltre anche la possibile riduzione dei cassonetti del rusco nel quartiere la quale, nonostante venga sostenuto il contrario, nei documenti ne è indicata la sua lenta riduzione”.
E poi, conclude :“continueremo la raccolta firme, cambiando di volta in volta i luoghi dei banchetti.