Imola. “Sarà programmata fino al 30 aprile 2023, lo spegnimento dell’illuminazione pubblica dalle ore 01.00 alle ore 05.00 nelle giornate dal lunedì al venerdì; il sabato notte (notte tra il venerdì e il sabato) lo spegnimento si posticiperà alle ore 02.00 fino alle ore 05.00 e la domenica (notte tra il sabato e la domenica) alle ore 02.00 fino alle ore 06.00.“
Questa iniziativa per altri Comuni si è trasformata in un’arma a doppio taglio. A Ravenna hanno dovuto fare dietrofront dopo le contestazioni dei cittadini ripristinando l’illuminazione durante la notte. In Bassa Romagna è attivo un confronto fra i vari comuni per seguire le future decisioni in merito, anche se, ad ora, la riduzione dell’illuminazione è stata confermata. A fronte di un risparmio di circa un centinaio di migliaia di euro al mese per nove comuni della Bassa Romagna; dunque non una cifra piccola, ma a discapito di cosa? Occorre valutare questo aspetto anche nel nostro territorio.
Una domanda: è giusto ridurre l’accensione degli orari dell’illuminazione pubblica? Coi cittadini occorre essere chiari sulle priorità del Comune e se pensiamo che l’illuminazione nelle strade non lo sia saremmo dei folli: un Conami che può permettersi investimenti come sostegni all’autodromo in vista della Formula 1 (contributo per il costo della licenza del GP 2022 (2 milioni) ammodernamento della Tosa (3 milioni e 700 mila euro) non dovrebbe aver problemi a trovare le risorse per l’illuminazione pubblica per il suo socio di maggioranza (il comune di Imola).
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