A Medicina si terrà il primo incontro formativo e dibattito sul ruolo naturale del lupo e la sua presenza nel territorio, organizzato dal Corpo Provinciale di Bologna GEV e FederGev Emilia-Romagna con il contributo e patrocinio del Comune di Medicina.


Sabato 21 gennaio dalle ore 15.00 presso la Sala Auditorium (via Pillio n.1 – Palazzo della Comunità) si terrà l’evento informativo aperto a tutti che avrà come relatore Antonio Iannibelli, fotografo naturalista e ricercatore GEV, con la partecipazione di esperti del settore e la collaborazione di un veterinario GEV.

La presenza del lupo nel territorio medicinese sta creando molta apprensione sociale, in modo particolare nelle campagne e nelle frazione dove è stato evidenziato e segnalato l’avvicinamento alle abitazioni. Il tema è molto sentito e dibattuto. La disinformazione, le false notizie e la confusione che ne deriva è spesso associata a una percezione negativa. Per questo, è importante conoscere le dinamiche di entrambe le specie mediante una corretta informazione e creando un dialogo costruttivo tra gli attori direttamente coinvolti.

Con questa iniziativa si intende dare un servizio di educazione ambientale ai cittadini, come previsto dalla convenzione vigente tra il Comune di Medicina e il Corpo Provinciale Guardie Ecologiche Volontarie, per approfondire alcuni argomenti importanti: i risultati del monitoraggio nazionale e quanti lupi sono presenti in Italia; dove vivono e cosa mangiano; come riconoscere i segni di presenza; l’importanza della tutela; luoghi comuni e false notizie; il ruolo delle GEV.

Le Guardie Ecologiche Volontarie sono persone che dedicano il proprio tempo alla difesa dell’ambiente, che desiderano trasmettere agli altri le proprie conoscenze e che educano al rispetto del patrimonio naturale. Sono istituite dalla Regione Emilia-Romagna con legge 23/89 che ha le seguenti finalità: “Diffondere la conoscenza ed il rispetto dei valori ambientali; concorrere con le istituzioni pubbliche alla tutela del patrimonio naturale e dell’ambiente”.

«È importante incontrare i cittadini e parlare di temi legati alla fauna selvatica, per veicolare una corretta informazione. Diversi fattori, dal cambiamento climatico all’introduzione di razze non autoctone allo spopolamento degli Appennini stanno avendo ripercussioni anche in pianura. È necessario garantire la sicurezza dei cittadini, delle attività e degli animali in una convivenza possibile ma complessa – dichiara l’Assessore all’Ambiente Massimo Bonetti».