Imola. Quando il destino di un antico edificio rimane in sospeso, è automatico pensare a quante storie possano raccontare le sue mura. Questo gioiello ha quattrocento anni e rientra tra le più antiche ville del circondario imolese. Dimora signorile di campagna, è situata in Via Laguna, ai margini della zona industriale. Nonostante questo, pare non abbia nessun vincolo da parte della Soprintendenza.

E’ evidente come questa lussuosa casa colonica, che vanta ben 6 camere da letto, necessiti di una ristrutturazione. I suoi meravigliosi soffitti sono strutturati ad arco, abbelliti da meravigliosi affreschi. Complessivamente, l’immobile conta una superficie di ben 868 metri quadrati. L’ampia metratura, villa a parte, è composta anche da un fienile e un parco che circonda la dimora. Il colonico è anche chiamato “Villa Laguna Macchirelli”, proprio perchè, probabilmente,ebbe tra i suoi proprietari anche lo storico casato imolese.

VILLA LAGUNA, DIMORA DEL SINDACO DI IMOLA UGO TAMBURINI
Ugo Tamburini, noto come il Sindaco fotografo, ricoprì la carica di primo cittadino dal 1889 al 1891. Vicino politicamente ad Andrea Costa e a Luigi Sassi, nel 1887 partecipa alle elezioni comunali senza risultare eletto, mentre nel 1889 la lista progressista di cui fa parte ottiene la maggioranza. Dopo la rinuncia alla carica di sindaco da parte di Sassi, è proprio Tamburini a essere nominato, rimanendo primo cittadino fino al 1891. Al termine della sua attività d’amministratore pubblico si dedica completamente alla fotografia. Faceva parte di una agiata famiglia imolese, ebbe la capacità di trasformare, a seguito di difficoltà finanziarie, la sua passione per la fotografia in una professione che svolse fino alla sua morte.

Sono molteplici i progetti fotografici che contraddistinguono l’opera di Tamburini : specializzatosi nelle riprese di monumenti e paesaggi, le sue fotografie diventano un punto di riferimento per la conoscenza e divulgazione del patrimonio storico paesaggistico e dei tesori custoditi nei musei, nelle biblioteche, nelle chiese e nei palazzi di Imola e dintorni. Da ricordare le sue campagne a testimonianza della città in trasformazione, i suoi lavori con Giuseppe Scarabelli e con Luigi Orsini, ma soprattutto l’importante progetto di catalogazione e indagine fotografica dei degenti dell’Ospedale psichiatrico di Imola i cui risultati furono oggetto di premi e riconoscimenti.

articolo scritto in collaborazione con Agostino Salsedo.
fonti (BIM ,CARIMOLA)

https://www.laltraimola.it/2022/08/18/villa-dei-fiori-una-storia-finita-troppo-presto/?fbclid=IwAR0FP9nGIb-FrdBH43ENxMT3PQZyEXfyLgEegn2q9ZLQSLmq0Lv8cCqIrls