IL CARBURANTE SPORCO DANNEGGIA 2 INIETTORI DELLA SUA JAGUAR: SOCIETA’ CHE GESTISCE L’IMPIANTO CONDANNATA DAL GIUDICE DI PACE DI IMOLA A RISARCIRE IL DANNO. IL TITOLARE DI CONAD CARDUCCI RISPEDISCE LE ACCUSE AL MITTENTE E FARA’ RICORSO: “ABBIAMO RAGIONE NOI, I PROCEDIMENTI CHE FACCIAMO NOI SULLA QUALITA’ DEI CARBURANTI NON LI FA NESSUNO”.
Imola. Una sentenza destinata a far discutere quella che coinvolge un’azienda che gestisce uno dei più noti e convenienti distributori di carburante della zona. Un cliente della pompa di benzina ha fatto causa, in sede civile, al gestore, poiché la sua auto, una Jaguar a benzina di grossa cilindrata –“subito dopo il rifornimento ha iniziato a manifestare un malfunzionamento : la macchina ha cominciato a vibrare e si è accesa la spia motore.” E’ quanto si apprende dalla sentenza del giudice di pace di Imola, pubblicata nei giorni scorsi: l’autorità ha condannato la società al risarcimento del danno subito dal cliente della pompa di benzina, l’avvocato imolese Raffaele Baldisseri.
Il fatto si è verificato nell’impianto di Via Emilia “Conad” il 31 gennaio 2021.
L’auto era poi stata portata in assistenza dove veniva eseguita una pulizia ma tuttavia “le problematiche non venivano risolte”. A quel punto la Jaguar veniva nuovamente ricoverata nell’officina, dove effettivamente veniva riscontrato come “gli iniettori n.4 e n.5 risultano essere bloccati a testa.” I pezzi vengono sostituiti con una spesa di 1960 euro da sommare ai 350 della pulizia precedente. Dalla sentenza si apprende quindi come sia stato “il carburante sporco a danneggiare gli iniettori”. Interessante la versione di un teste, dipendente della società che effettua certificazioni ed ispezioni, che ha spiegato come il carburante sia sottoposto a controlli di qualità e che “non sono mai state riscontrate anomalie”: controlli che però “avvengono periodicamente e a campione”.
Tuttavia, come si indica nella sentenza “non è da escludersi una partita di carburante difettato o alterato una volta arrivato al distributore.”
Il testo si conclude evidenziando come “L’attore va risarcito dei danni subiti” come appunto si legge e che “pertanto il convenuto va condannato alla corresponsione della somma di euro 2325.00,oltre euro 100.00 per fermo tecnico della vettura durante le riparazioni.”
La parte lesa è l’avvocato imolese Raffaele Baldisserri, che nella vicenda ha difeso sé stesso.
Non condivide assolutamente la sentenza, promettendo di fare ricorso in tutte le sedi disponibili, Umberto Loreti, responsabile di Conad Carducci. “Noi siamo sicuri dei nostri carburanti, facciamo 2600 rifornimenti al giorno, se ci fosse un problema gli iniettori si dovrebbero bloccare tutti: se c’è del carburante non buono si bloccano tutti come le restanti auto rifornite da quelle cisterne. In termini di qualità quello che facciamo noi a Imola non lo fa nessuno, noi abbiamo auto aziendali che fanno carburante nel nostro impianto: le ribadisco, se c’è un problema di carburante sporco si bloccano tutti e quattro gli iniettori. I procedimenti che facciamo noi sulla qualità del carburante non li fa nessuno, abbiamo cisterne con chiusura pneumatica e altre cose all’avanguardia. Io non intendo pagare quando ho ragione e difenderò la nostra serietà in tutte le sedi.
Faremo ricorso alla grande, non è certo finita qui. Noi non pagheremo e faremo ricorso fino in cassazione. La cosa che mi indigna è la leggerezza con cui è stata gestita questa cosa dall’avvocato dell’assicurazione. Per me è stata una cosa fatta in maniera troppo frettolosa .
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