L’incontro di giovedì 24 febbraio presso la tensostruttura della Tozzona tra il sindaco ed i cittadini imolesi ha fatto emergere ulteriori aspetti poco chiari della scottante questione dell’isola ecologica di Montericco.
L’evento è stato realizzato attraverso l’impiego di fondi pubblici: l’allestimento della sala,
l’impianto di due maxi schermo per la proiezione di slides ed una diretta streaming che
sarebbe dovuta essere trasmessa sui canali social del Comune, ma così non è stato ma
costata al cittadino imolese circa 500 euro. La diretta si è interrotta nel bel mezzo della
discussione, poco prima che i cittadini iniziassero a porre domande al sindaco e
all’assessore Spada. Un caso?
Gli imolesi hanno più volte sortito delle richieste chiare, precise ed univoche, la più importante
delle quali è stata: esiste la possibilità che l’isola ecologica venga realizzata in un posto
diverso da Montericco? A questa domanda, dopo diversi tentativi, pare che il sindaco abbia
mostrato una possibile apertura. Ma come stanno andando davvero le cose?
Quel che è certo è che la petizione popolare sottoscritta da oltre 1700 persone e presentata
in comune il 17 febbraio scorso, non ha ancora avuto nessuna risposta (attualmente la
raccolta firma è aperta ed ha raggiunto quasi 3000 sottoscrizioni). Tuttavia l’amministrazione
ha previsto ben sei incontri nei prossimi giorni per discutere con i cittadini di alcuni punti che
destano maggior sospetto: il nodo del traffico e la tipologia di rifiuti, per esempio. Ma i cittadini non ci stanno. Il nascente comitato, infatti, ritiene che piuttosto che elargire
ulteriori fondi per incontri evento che sarebbe stato opportuno fare molto tempo
prima, sarebbe il caso che l’amministrazione lavorasse seriamente alla ricerca di un
sito alternativo e adatto alla realizzazione di un isola ecologica. Il nascente comitato
ribadisce, infatti, l’apprezzamento per il progetto in sé, ma allo stesso tempo ritiene
fermamente che l’area multifunzionale debba essere collocata in una zona periferica della
città. A questo proposito, esiste un accordo tra i cittadini in merito alla possibilità di
procedere con un ricorso al TAR.
I cittadini, inoltre, ritengono che il modo di fare dell’amministrazione in occasione dell’incontro
di giovedì scorso, sia stato poco rispettoso dei presenti, poiché sindaco e assessore hanno
puntualmente ribadito concetti opposti rispetto a quanto approvato in sede di consiglio
comunale e pertanto riportato nel progetto. Primo fra tutti la riduzione dei cassonetti. Non
regge la tesi di supporto presentata, e cioè la convenzione di atersir con il comune di Imola. I
residenti della Pedagna richiedono ancora una volta che i fondi vengano stanziati per
migliorare il servizio di raccolta rifiuti attraverso i cassonetti già esistenti, e soprattutto
attraverso un loro miglioramento in termini di numero, disponibilità, funzionamento e raccolta.
Non convince neanche la tesi per la quale un progetto nato nel 2015 e poi finito nel cassetto possa essere adatto agli obiettivi e allo scenario del 2022.

(Comitato No Montericco)