Lettera di Legambiente ImolaMedicina all’Assessora all’Autodromo Elena Penazzi.

“Gentilissima assessore Penazzi,
La ringraziamo per la cortese risposta (allegata) e cogliamo l’occasione per riconfermare, come
già avvenuto durante l’incontro nella sede del Consiglio comunale il 29 giugno scorso, il nostro apprezzamento per lo sforzo che l’Amministrazione Comunale sta compiendo e ha intenzione di compiere in termini di riconfigurazione dei calendari di pista e di sviluppo polifunzionale della struttura.
Dopo anni di non ascolto stiamo apprezzando il mutamento nell’approccio della forma ed il recupero di un’educazione istituzionale dimenticata per troppo tempo.


Se la forma è stata recuperata, purtroppo notiamo troppi punti interrogativi nella sostanza: in virtù del recuperato spirito collaborativo ci permettiamo di segnalare le principali discordanze di vedute.
I fatti, assessore Penazzi, sono quelli da Lei descritti: all’incontro del Tavolo Tecnico del 30 giugno scorso hanno partecipato anche i rappresentanti di Formula Imola per motivi di opportunità tecnica. Lei sostiene che Formula Imola non ha proposto nulla al Tavolo Tecnico, ma si è limitata a presentare una nota da essa stessa commissionata e ad essa indirizzata, la quale ha per oggetto ”Posizioni per il monitoraggio acustico in via Malsicura” (allegata) contenente la proposta di tre postazioni di misura. Formula Imola, secondo la Sua tesi, non avrebbe proposto nulla, ma, soltanto, presentato una proposta…
Che dire? Non prendiamoci in giro…


Non bastasse, la proposta in questione, è stata commissionata da Formula Imola al gruppo Ausilio, società che presta il suo servizio di consulenza acustica al gestore e che, per l’anno 2021, si è aggiudicata appalti per circa 40.000€.

Tale proposta è stata fatta propria dalla Amministrazione di Imola, la quale, in risposta al Difensore Civico, interpellato dal Comitato Autodromo, sottolinea che “per quanto riguarda la collocazione di un nuovo fonometro in via Malsicura, il Comune ha svolto i propri approfondimenti tecnico-giuridici ed ha presentato al Tavolo Tecnico una articolata proposta (sempre la stessa presentata da Formula Imola) che prevede tre possibili postazioni”.
Approfondimento tecnico articolato e ben fatto al punto che non vengono riportati i criteri tecnici che hanno portato
alla individuazione delle tre postazioni, ma viene esclusivamente dichiarato che sono stati individuati pali
dell’illuminazione pubblica in quanto, per l’alimentazione della centralina fonometrica, è necessario disporre della rete
elettrica.

  • 2 –
    “La società Ausilio avrà scelto pali della illuminazione pubblica a tutela delle attività motoristiche prodotte dalla società per la quale presta il suo servizio, o avrà scelto pali a tutela delle famiglie più esposte davanti ai civici 3 e 5 di via Malsicura come richiesto da ARPAE (allegato)?
    Sorprende la Sua motivazione, assessore Penazzi, a supporto e conforto della scelta dell’Amministrazione di fare propria la proposta del Gestore: alla società Ausilio è affidata la gestione della rete di monitoraggio e “ha una piena conoscenza degli impatti acustici dell’impianto sportivo. Conoscenze che possono essere utili per consentire all’Autorità Pubblica di decidere ove collocare il fonometro”.
    Ci preme informarLa, assessore Penazzi, che ARPAE, organo tecnico di controllo ambientale a servizio, gratuito, delle Autorità Pubbliche, nonché unico ente di riferimento previsto all’art.5 del DPR 304/2001, ha iniziato il monitoraggio
    dei ricettori più esposti di via Malsicura il 2 luglio 2010 e l’ultima campagna di monitoraggio nella zona l’ha svolta dal 22 al 27 agosto 2019. Tutte le relazioni sono protocollate presso il Comune di Imola.
    Sono state le campagne di monitoraggio di ARPAE ad evidenziare che la configurazione del Sistema di monitoraggio
    non intercettava le aree maggiormente impattate dalle emissioni sonore prodotte dall’infrastruttura motoristica:
    evidentemente quella che Lei, Assessore Penazzi, definisce “piena conoscenza degli impatti acustici”, non è poi così piena e approfondita. ARPAE conosce perfettamente tutti i dati della rete di monitoraggio perché li controlla e li elabora in tabelle che il Comune di Imola pubblica regolarmente sul proprio sito.”


    “Eppure l’Amministrazione di Imola non ritiene che le conoscenze di ARPAE, Ente terzo di vigilanza e controllo, possano essere utili per consentire all’Autorità Pubblica di decidere ove collocare il fonometro. Giudica molto più affidabili le conoscenze dei consulenti tecnici del Gestore.”

    Se questa logica verrà applicata a tutte le aziende del territorio, ogni volta che i cittadini segnaleranno al Comune la presenza di un problema legato a qualsiasi tipo di inquinamento, l’Amministrazione, per le proprie decisioni, si affiderà alle conoscenze dei consulenti tecnici delle stesse aziende che inquinano perché hanno “piena conoscenza degli
    impatti ambientali” prodotti dalle aziende per cui lavorano? Scenario a dir poco imbarazzante…


    Che tutto ciò, secondo Lei, assessore Penazzi, non comprometta alcun principio etico, ci spaventa. Dubitiamo che,
    come Lei afferma, tutto ciò sia svolto nel rispetto della legge: il Dpr 304/2001 attribuisce al Gestore il solo obbligo di
    “ottemperare alla richiesta” di istallazione della rete di monitoraggio e non di proporre le postazioni. Nel caso specifico
    sarebbe obbligato ad istallare un fonometro in una postazione da esso stesso proposta. E questo in pieno conflitto con
    l’art. 2 comma 9 della Legge Quadro 447/95.
    Che tutto ciò sia svolto in piena trasparenza non attribuisce alle azioni valore di merito: se le azioni sono ai danni delle
    famiglie più esposte, rimangono azioni deplorevoli anche se note.
    Rimaniamo in attesa della Determinazione che il Comune di Imola assumerà e dalla quale emergerà il principio di
    sostenibilità ambientale che, aldilà delle belle parole, l’Amministrazione, nei fatti, intende promuovere.
    Determinazione che, come da Lei giustamente puntualizzato, verrà assunta in piena autonomia, ma considerate le
    premesse, è lecito chiedersi se in veste di proprietario e gestore della struttura o Autorità Pubblica garante della salute
    pubblica e della legalità.
    Dai prossimi atti amministrativi capiremo se l’ipotesi di conflitto di interessi è attuale anche nella città di Imola