Green pass obbligatorio per partecipare al Consiglio comunale”. Lo rende noto il presidente del Consiglio Comunale di Imola Roberto Visani che spiega: “È’ mia intenzione porre all’ordine del giorno della prossima Conferenza dei Capigruppo la questione. Il decreto legge approvato dal Governo prevede a partire dal 15 ottobre l’obbligo del Green pass anche per i titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali. Proporrò ai Capigruppo di anticipare il provvedimento e introdurre fin dalla prossima seduta, fissata per giovedì 30 settembre, l’obbligo della certificazione verde. La politica deve dare il buon esempio e mi auguro che possiamo essere tutti concordi nel compiere questa scelta. Si tratta di una scelta di responsabilità verso sè stessi e verso gli altri. Il Green pass è uno strumento che permetterà lo svolgimento dei lavori in presenza e in sicurezza consentendo in questo modo un ritorno graduale a quella normalità a cui tutta la società aspira da mesi”.

Intanto Roberto Vuilleumier (Coordinatore di Rinascita Socialdemocratica Imola) ci ha fatto pervenire una lettera dove rende nota la sua contrarietà a questa misura, in particolare viene evidenziata la disparità di trattamento tra i luoghi laici e quelli cattolici -“Il Presidente del Consiglio Comunale di Imola Roberto Visani, uomo devoto e rappresentante di quella stessa chiesa miracolata, i cui fedeli per entrarvi sono a tutt’oggi sollevati dall’esibizione di Green Pass, propone l’obbligo di esibizione dello strumento “coercitivo” al consiglio comunale, da lui stesso presieduto, appellandosi alla responsabilità “personale e collettiva”.

Sappiamo che il vaccino è capace di prevenire le forme sintomatiche gravi” – mette in chiaro Vuilleumier – “mentre non sono però stati pubblicati studi di screening con tampone su larghe popolazioni di vaccinati e non vaccinati asintomatici: non siamo quindi in grado di determinare l’effettiva efficienza nel prevenire la trasmissione del virus.”

Anche in ragione di ciò, tanto dal comitato tecnico scientifico quanto dall’Istituto Superiore di Sanità viene raccomandato alla popolazione di mantenere tutte le altre misure di precauzione, quali il distanziamento sociale, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione delle mani…In ragione di ciò’ la scelta di obbligare ad esibire il Green Pass per usufruire di banali diritti civili e sociali assume inequivocabilmente carattere politico e non medico.

L’eventuale decisione assunta, quindi di carattere politico, finalizzata quindi a costringere i consiglieri comunali ad esibire il Green Pass, mirerebbe oltre che a sostenere quell’ infame campagna di pressione sociale portata innanzi dai mass media e dal governo, con l’intenzione esclusiva di obbligare surrettiziamente la popolazione a vaccinarsi, anche a confinare, limitare, ledere, nel luogo in cui è espresso, istituzionalmente, il pluralismo della rappresentanza politica della comunità locale(art 21 Statuto).

Confido nel dissenso nella protesta e nella disobbedienza civile dei singoli componenti del consiglio comunale, allorquando questa misura priva di ogni fondamento finanche logico, arrivi ad essere anche solo discussa.

“la libertà si vendica su coloro che in ogni circostanza le abbiano mancato di fede”

(cit. on Luigi Preti Assemblea Costituente)