Sesto Imolese. La ridente comunità sestese deve fare i conti con l’ennesima polemica che coinvolge il Centro Sociale Tarozzi. Dopo l’uscita della precedente gestione tra mille polemiche, l’inaugurazione della nuova attività, ora la fuoriuscita di notizie circa il destino dell’attuale gestione del bar, fanno ripiombare la realtà di via Balducci al centro delle discussioni di paese. Una comunità complessa, divisa fra i moltissimi bar e oratorio. Una sorta di piccola “Peppone e Don Camillo” in salsa nostrana. E il pragmatico Presidente del Centro Sociale, Davide Cavina, che tenta da tempo di ricompattarla, deve fare i conti con la dura realtà.
“Il Comitato non è dimissionario ma è in scadenza automatica a maggio” – puntualizza il Presidente del Centro Sociale, che non nasconde la sua amarezza per le polemiche – il direttivo viene rinnovato ogni tre anni. Ho proposto di progettare insieme una soluzione per dare un segnale al paese, in modo che i due centri sociali si uniscano nelle iniziative . Non si possono sentire due centri sociali a pochi metri di distanza.Chiederemo di poterci incontrare una volta al mese”.Perchè con queste condizioni” – ammette Cavina – ” ho detto di non rendermi più disponibile. Questo ha creato un po di confusione nella nostra comunità. Quando anche al Palinsesto (l’altro CS) si sarà formato il nuovo direttivo, busseremo alla loro porta, chiedendo se vi sia qualcuno che si presterebbe a una collaborazione un po‘ più seria. Noi vogliamo andare avanti insieme” – aggiunge il Presidente del CS Tarozzi – “non è che non vogliamo andare avanti più. Abbiamo rianimato un cadavere e agli altri non va bene, diamo fastidio al paese. Il posto lavora, funziona, non ha dato disdetta nessuno al momento.”
Al momento, pur con qualche difficoltà dovuta alla mancanza di personale, l’attuale gestione del bar proseguirebbe almeno fino a giugno. In ogni caso, la disdetta va consegnata al direttivo con almeno sei mesi di anticipo.