Seppur con un trend rallentato rispetto ai giorni scorsi, continua l’aumento dei ricoveri ospedalieri, che esige ulteriori misure di flessibilità che garantiscano posti letto Covid.

Nella mattinata di oggi erano 107 i ricoveri internistici, di cui 16 in fase post acuta ricoverati al 5° piano del S. Maria della Scaletta. Nell’arco della giornata 6 di questi pazienti in fase post  acuta, ma che devono terminare il loro periodo di riabilitazione in assistenza, sono stati trasferiti alla struttura privata Villa Ranuzzi di Castel Debole (Bo), che accoglie questa tipologia di pazienti anche per altre aziende sanitarie dell’area metropolitana bolognese.

Contestualmente, l’Azienda Usl di Imola sta riattivando un reparto OsCo Covid (post acuti) presso la Casa della Salute di Castel S. Pietro Terme. Per la realizzazione di questo progetto, a partire da domani, 10 persone non affette da Covid, ricoverate in OsCo, saranno trasferite presso un nucleo dedicato ed isolato di CRA Venturini. Si tratta di pazienti che hanno trascorso già diverse settimane in OsCo No Covid e pertanto che hanno beneficiato di un’attenta sorveglianza, effettuato il test molecolare risultato negativo e che sono state vaccinate contro il Covid con prima dose.

D’altro lato, CRA Venturini è libera dal Covid già da alcune settimane, fatte salve le positività di 2 operatori (comunicate nel report di ieri), prontamente tracciate ed isolate, e che non destano particolare preoccupazione, in quanto riferibili ad un operatore con funzioni che non implicano contatto con i pazienti (vaccinato con prima dose) ed ad un operatore sociosanitario, che aveva già contratto la malattia a fine 2020, che può quindi essere considerato a basso rischio di contagiosità, e comunque isolato.

 

A seguito di questo trasferimento, i pazienti post acuti Covid ancora ricoverati al 5° piano del S. Maria della Scaletta concluderanno la loro degenza a Castel S. Pietro Terme, mentre il reparto di Imola sarà dedicato ai pazienti Covid Acuti, come già accade per il 3° e 4° piano oramai giunti a saturazione.

Per quanto riguarda il dipartimento di Emergenza Accettazione, sono ancora 8 i pazienti in Emergency Care Unit, mentre salgono ad 11 le persone ricoverate in Intensiva ad Imola (33 in totale gli assistiti dell’Ausl di Imola ad oggi ricoverati in Terapia Intensiva in regione).

L’ampliamento dei posti di Terapia Intensiva, che potrà ospitare fino a 16 degenti, è stato reso possibile dal trasferimento di 4 posti letto di UTIC dal secondo piano (area critica) al terzo piano (cardiologia) del Dipartimento di Emergenza-Accettazione.

Contestualmente l’Azienda Usl ha preso accordi con Villa Maria Cecilia Hospital che manterrà a ricovero i pazienti già trasferiti per problemi cardiaci emergenti alla struttura di Cotignola, che non saranno riportati al S. Maria della Scaletta a seguito degli interventi emodinamici.

Per quanto concerne le vaccinazioni, alla data di ieri erano 7366 le persone vaccinate con almeno 1 dose, di queste 4420 hanno già completato il ciclo vaccinale di due dosi. Continuano le vaccinazioni degli operatori della scuola presso i Medici di famiglia che saranno rendicontati settimanalmente (erano 1588 all’8 marzo).

L’aggiornamento odierno vede solo 33 nuovi contagi tracciati, ma il basso numero è da riferirsi soprattutto ad un rallentamento della refertazione dei tamponi molecolari, che definiscono la diagnosi, che sono stati 221.

593 sono invece gli antigenici rapidi effettuati. Dei 33 i nuovi casi positivi registrati, 6 si riferiscono a ragazzi fino ai 14 anni, 3 hanno una età compresa tra i 15 ed i 24 anni, 7 tra i  25 e i 44 anni; 12 si trovano nella fascia 45-64 e  5 hanno dai 65 anni in su.

17 sono asintomatici e 16 sintomatici. 14 positività sono emerse tramite tracciamento, 1 tramite tampone pre-ricovero, 2 con test per categoria. 14 le persone già isolate e 2 riferibili a focolaio già noto.

Oggi si registra il decesso di una donna di Imola di 95 anni, alla cui famiglia vanno le condoglianze dell’Azienda USL.

11 i guariti, 2370 i casi attivi e 10228 i casi totali da inizio pandemia.