IL CASO TORNA A “CHI L’HA VISTO?”: la mancata ricezione della denuncia diventa un caso. Il 34enne era stato già fermato due volte a Imola, grazie a un celere intervento dei Carabinieri che lo avevano individuato dopo alcune segnalazioni di passanti preoccupati, ma non essendoci ancora denuncia di scomparsa, i familiari non erano stati allertati.
Daniele Mocellin, prima di raggiungere Imola, aveva chiesto aiuto ad alcuni giovani in stazione a Bologna. Era il 3 aprile. Come si apprende da “Chi l’ha Visto?” Daniele non aveva con se il telefono e voleva palare con sua mamma. Quei ragazzi gli hanno così prestato il telefono. La madre non ha risposto (erano le tre di notte) e quando dopo poco ha richiamato il numero Daniele avevano risposto alcuni ragazzi stranieri dicendo che il ragazzo aveva chiesto loro di telefonare. Che cosa voleva dirle Daniele? Sicuramente chiederle aiuto. Scompare il 2 aprile, il 3 notte si fa aiutare da questi ragazzi, il 5 la madre va a fare denuncia di scomparsa alla Polizia di Bassano del Grappa ma non gli viene accettata. Il 6 Daniele viene notato da alcuni passanti “c’è un tipo strano che sta male” ma la denuncia ancora non c’è.


Il giorno dopo Daniele viene fermato a Imola per dei controlli dei Carabinieri – viene riferito nella trasmissione di Raitre – dopo alcune segnalazioni di alcuni passanti che avevano capito che c’era qualcosa che non andava. Daniele era stato avvistato nella zona dell’autodromo e fermato per dei controlli, spiega la madre a Chi l’ha Visto? “sia il giorno 3 che il giorno 6“, ma appunto, non c’è ancora la denuncia di scomparsa: “se la Polizia avesse preso la denuncia il 5 aprile, quando la mamma era andata, avrebbero visto che si trattava di un cittadino scomparso.” segnala l’inviata di Chi l’ha Visto?
“La denuncia ero andata a farla il 5 aprile e mi hanno detto che dove ero andata non potevo farla allora sono andata lunedi 7, quindi un giorno in ritardo.”
Daniele, verrà poi tragicamente rinvenuto nel Santerno, sotto al ponte della ferrovia. Non è chiaro da quanto tempo fosse in acqua. Viene subito riconosciuto dal tatuaggio con la Bibbia.
Cosa faceva a Imola Daniele? Non conosceva nessuno. Si pensa volesse recarsi a Roma, ma nessuno ha idea di cosa ci facesse sul Santerno. Il fascicolo d’inchiesta sul caso è per morte in conseguenza di un altro reato. In tasca non aveva ne documenti ne soldi. Il mistero del prelievo dei 2000 euro, che appunto, non sono stati rinvenuti.
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