Doveva tornare in strada a settembre, dopo le ferie estive, in realtà Imola 42 non è più rientrata in servizio…L’AUSL Imola fa sapere che la sospensione è stata prorogata anche nel mese di ottobre.

Anzichè ritornare in strada (come preannunciato in estate) l’autoambulanza del 118 dell’Ausl “Imola 42” è ancora ferma nei parcheggi del Santa Maria della Scaletta. Aveva subito diverse sospensioni nel corso degli ultimi mesi per via della carenza di personale. L’automezzo, seppure si occupasse di “di trasporti secondari e non urgenti”, è tutt’altro che inutile: lo aveva dimostrato l’evacuazione della scuola in Pedagna dove intervenne quella da Castel San Pietro oltre che un mezzo CRI utilizzato al programmato ed un pullmino sempre CRI proveniente da Bologna privo di infermiere (avrebbe potuto tranquillamente essere utilizzata Imola 42).

Inoltre,oggi, pare si aggiunga anche il venire meno di un infermiere del Pronto Soccorso. Insomma, piove sul bagnato. Comprensibilmente alle difficoltà aziendali nel reperimento di personale, occorre evitare che queste situazioni continuino a prolungarsi e occorre fare il massimo per reperire ed attirare personale nell’azienda sanitaria.

Nonostante l’Ausl di Imola sostenesse che il mezzo era adibito esclusivamente a trasporti programmati, Imola 42 è un’ambulanza che fa parte a pieno titolo dell’emergenza territoriale. Anche quest’estate, per permettere le ferie ai dipendenti, il mezzo era stato sospeso fino al 30 settembre dopo la già sospensione invernale per carenza di organico.

LA SOSPENSIONE INCIDE NEL SERVIZIO

C’è da dire che la dismissione nei mesi invernali di Imola 42 aveva inciso non poco nel servizio, come nell’evacuazione delle scuole in Pedagna e un intervento all’Ipercoop effettuato un’ora dopo le richieste. A questo punto Imola 42 andava mantenuta, cercando opzioni alternative. UIL aveva proposto una soluzione.

Ma era possibile evitare l’ennesima sospensione di Imola 42 ? Sì , secondo Rago (UIL) la soluzione per mantenerla attiva c’era ma non sarebbe stata presa in considerazione neanche questa volta, ovvero “utilizzando due autisti come equipaggio e affiancandola all’auto medica con infermiere e medico a bordo.”