TURISMO A IMOLA, MARCHETTI (LEGA): “NUMERI IN CALO, OLTRE ALL’AUTODROMO C’E’ DI PIÙ: GIUNTA RIPENSI STRATEGIE DI SVILUPPO SETTORE”
“I recenti dati pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna sul turismo nel nostro territorio lanciano un campanello d’allarme. Nel mese di giugno 2024, Imola ha registrato un calo del 7,6% dei visitatori rispetto a giugno 2023, accompagnato da una diminuzione del 14% nei pernottamenti. Questi numeri, già preoccupanti a maggio, indicano chiaramente che è il momento di ripensare le nostre strategie turistiche”.
Così Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega, per il quale “questi dati devono far riflettere chi gestisce il nostro territorio. Non possiamo continuare a puntare solo sull’autodromo di Imola, per quanto sia un elemento importante e strategico. L’autodromo è certamente un grande richiamo per i visitatori, ma dobbiamo essere in grado di trasformare questa affluenza in un valore reale per tutta la città.”
Un fatto significativo è che, confrontando maggio 2024 con maggio 2023, nonostante quest’anno si sia tenuto il Gran Premio di Formula 1, evento che l’anno scorso era stato annullato, i dati non mostrano un miglioramento, anzi, si registra un calo. “Il motivo è che le strutture ricettive di Imola sono già al completo solo con il personale legato al Gran Premio, il che limita la possibilità di una vera crescita nelle presenze turistiche” spiega Marchetti
Secondo Marchetti, il problema principale “è la capacità di trattenere i visitatori nel territorio”. “Da tempo denunciamo che il nostro territorio non riesce a fare rete con il resto della regione. Imola da sola non può essere una destinazione turistica di lungo soggiorno, soprattutto per i visitatori internazionali. Dobbiamo riuscire a creare sinergie con altre realtà per ampliare la nostra offerta e portare un vero indotto economico” ribadisce il leghista.
“È importante celebrare i numeri dei visitatori giornalieri all’autodromo, ma dobbiamo riuscire a trattenere queste persone, sia in termini di pernottamenti, dove già vediamo che c’è un problema di capacità ricettiva, sia in termini di impatto economico per le attività locali. È su questi aspetti che dobbiamo lavorare” conclude Marchetti.
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