L’antico lavatoio del canale dei Mulini di Massa Lombarda, a quanto si evince dalle immagini, è nel tempo scivolato in una singolare situazione di degrado urbano.
L’ampia vasca si è purtroppo trasformata in una pattumiera a cielo aperto e, come riferiscono i residenti, sarebbe nelle ore serali che si concentrerebbe il via-vai, nell’oscurità generale, di persone non certo interessate a mantenere il pulito. Un quantitativo disarmante di rifiuti, abbandonati prevalentemente nelle ore notturne quando questa piazza si “anima”, per così dire, di diverse persone dedite a chissà quali attività. I residenti di via Imola riferiscono di continui andi-rivieni notturni e di un’illuminazione forse troppo precaria per questo sito indicato anche da apposita segnaletica per i luoghi di interesse storico. Neanche la campagna elettorale è servita a risvegliare l’attenzione per la pulizia e il decoro urbano? E risulta non l’unico sito in queste condizioni.
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IL LAVATOIO
L’antico lavatoio di Massa Lombarda era una grande vasca d’acqua, coperta da una tettoia retta da sedici pilastri. Era alimentato dal Canale dei Mulini: il manufatto, simbolo del faticoso lavoro delle lavandaie, testimonia momenti di vita sociale delle generazioni passate.
Fu ricostruito nel 1948, diverso e più ampio dell’originale distrutto dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, è presente sul territorio almeno dalla fine degli anni ’20, come testimoniano alcune foto dall’archivio storico del comune di Massa Lombarda.
Nel Canale dei Mulini che porta acqua solo fino a Massa Lombarda, dove un ramo alimenta il lavatoio pubblico e un secondo ramo si stacca dal corso principale prima dell’abitato e ritorna nel Santerno, nel tratto da Massa Lombarda a Lavezzola non scorre più acqua dagli anni novanta del XX secolo.
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