Intervista al consigliere Simone Carapia sul passaggo a FDI: “E’ un ritorno a casa, ora ritrovo tanti amici”

Come spiega questo suo passaggio a Fratelli d’Italia?
Nasce semplicemente dal desiderio di ritornare a far parte del progetto politico della destra italiana e sono certo che con questa opportunità sarò più motivato e il mio impegno istituzionale e politico sarà ancora più forte. Ritrovo tanti amici e, sotto la guida di Galeazzo Bignami, con loro farò il massimo per far eleggere al Parlamento Europeo l’amico Stefano Cavedagna, garantendo il mio totale supporto anche per le successive tornate elettorali.
Posso affermare che è un vero e proprio ritorno a casa, dove trovo persone con cui ho condiviso valori e battaglie in questi 30 di attività consigliare. Quando sono stato eletto la prima volta avevo 19 anni e oggi sono quasi 52; il tempo passa ma la voglia di fare politica al servizio dei cittadini per migliorare la qualità della vita del territorio rimane sempre, anzi cresce con l’età.

Questo gruppo di FDI in consiglio potrebbe ricordare l’Alleanza Nazionale presente in consiglio comunale imolese degli anni ’90?
“Il gruppo consiliare Fratelli d’Italia a Imola diventerà proprio di 4 consiglieri, lo stesso numero con cui Boschi, Gurioli, Mondini e Ventura di AN, all’epoca davano del filo da torcere alle giunte di sinistra …Questo è di buon auspicio, entrerò anche nel Gruppo in Città Metropolitana.
Circa questo aspetto, come sarà composta la sua attività in Metro Città e quali temi vorrà affrontare?
In Città Metropolitana continuerò a portare le problematiche del nostro territorio e in primis le criticità della viabilità e soprattutto la manutenzione delle strade, tenendo sempre ben presente la pianificazione territoriale, lo sviluppo economico e turistico del territorio e tutto quello che può contribuire ad alzare il livello della qualità della vita dei cittadini.
Quali sono gli obbiettivi del futuro?
Ora lavoriamo con il massimo impegno per portare Stefano Cavedagna in Europa perché con il voto di giugno i cittadini possono veramente determinare le future decisioni politiche dell’UE e daremo manforte ai nostri candidati alle amministrative perche tanti comuni sono contendibili e chi governa dal dopoguerra ha messo in evidenza i propri limiti amministrativi e politici …Sono finiti i tempi per cui i sindaci di sinistra governavano perché pensavano di essere toccati dalla mano del Signore.
Ora tocca a Noi dimostrare che siamo preparati politicamente e amministrativamente e in grado di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini