Ha riaperto il Caffè Bologna dopo la parentesi (felicissima) all’ex Bacchilega che ha ridato slancio al centro storico e al locale chiuso da anni. L’incasso registrato ha toccato punte fino a 800 scontrini al giorno per un aumento di fatturato del 35% in media rispetto alla location precedente: Il temporary Caffè Bologna ha chiuso in bellezza con una festa in maschera Venerdì 15 marzo con il tema “i Ruggenti Anni ’20!”, ha riaperto in via Emilia dopo i lavori di ristrutturazione: l’intervista ad Andrea Vernocchi

In linea con le tempistiche si è conclusa felicemente la parentesi all’ex Bacchilega.E’ contento di questa scelta?
“Ci siamo giusto presi due giorni in più per riaprire in via Emilia per un piccolo ritardo nei lavori. Sapevamo che sarebbe durata così poco ma non rimpiango la scelta, anzi; non ce la siamo sentita di lasciare la Piazza senza bar per due settimane.”
Siete rimasti un periodo molto breve all’ex Bacchilega
Più di cosi non so se ce l’avremmo fatta. E’ stata però un’esperienza meravigliosa, bellissima per come hanno risposto le persone e la città. Pensavo ci fosse una risposta ma non di questo genere, abbiamo dato una sterzata d’entusiasmo per il centro storico.”
Ma anche per il futuro e l’appetibilità di questo locale, nonostante sia chiuso da anni:
L’affetto che ha la gente per questo locale è una cosa incredibile.”
Sembrava quasi una sfida impossibile riaprire, invece?
Se si dovesse riaprire con le nuove normative è una sfida complessa: ci vuole la buona volontà di tutti, magari una cordata o un gruppo perchè si tratta di un impegno non indifferente. “
Intende anche per via delle dimensioni del locale, immagino.

Considerando che ho una decina di persone che lavorano con me, se avessimo continuato avrei avuto bisogno di altri 3-4 dipendenti. Abbiamo dato fondo a tutte le nostre capacità, il locale è dispersivo, grande. Molto bello da vedere ma non in linea con le esigenze attuali, servono modifiche e tornerebbe perfetto.
Si tratta di un impegno notevole per i lavori?
Si tratterebbe di un bel sogno anche se non so quanto realizzabile, al momento. Bisognerebbe darlo in affitto d’azienda, potrebbe essere una soluzione. Ci vuole un investimento importante.
Qual è la stima legata agli scontrini, in queste due settimane?
Abbiamo fatto il 35% in più rispetto a quanto facevamo al Bologna: oltre 300 scontrini al giorno con punte di 700/800 al giorno il Sabato e la Domenica: numeri che vedevamo soltanto con Imola in Musica. Una cosa assurda.”
Siete soddisfatti dei lavori al Bar Bologna?
La struttura è la stessa, ma abbiamo cambiato tutti i colori: ci sono venute a trovare persone che erano venute per la prima volta da noi all’ex Bacchilega”.
Quindi il sogno di partecipare al bando per l’ex Bacchilega è escluso o lasciate una porta aperta?
“Partecipare da soli non ne abbiamo la forza, basti pensare soltanto all’investimento per la ristrutturazione. Ci vorrebbe una cordata di imprenditori, se si potesse trovare un gruppo di persone non è un sogno impossibile. Sarebbe bello.