L’incredibile storia di Rodolfo Santandrea, virtuoso cantautore faentino, protagonista nell’edizione ’84 del Festival di Sanremo, vincitore del Premio della Critica.

Di lui, da un po’ di anni, si sono perse le tracce. Ma Santandrea, che proponeva un’interessante esperimento di melodie che toccavano sia il pop che la lirica, da anni suona in giro per le città come artista di strada. La sua è una di quelle carriere che prometteva bene, ma che, come molte altre, per uno strano scherzo del destino si è allontanata dai riflettori principali.

Il giro di boa avviene a Sanremo ’84, quando anche Pippo Baudo rimane colpito dalla musica di “SANTANDREA”, volendolo a tutti costi nell’edizione che, in quanto a nuovi talenti, si rivelerà una delle più ricche. Baudo, che ha fiuto, pur di averlo al Festival arriverà fino a pedinarlo nel suo studio di registrazione. Infine convincendolo a gareggiare tra le Nuove Proposte con “La Fenice”, un pezzo di qualità scritto assieme a Riccardo Cocciante.
L’edizione 1984 per Santandrea equivarrà dunque ad un vero e proprio trampolino di lancio, che gli farà ottenere addirittura il Premio della critica.
La sua carriera però subirà un’improvvisa battuta d’arresto soltanto due anni dopo quando, già pronto per partecipare a Sanremo ’86 da “BIG” preparerà un pezzo, sulla falsa riga della Fenice (quindi un’opera pop a tinte liriche-melodiche) fatto per un trio.

Arrivato al provino finale, Santandrea non viene misteriosamente fatto salire sul palco ed è costretto a tornare indietro, senza neanche una spiegazione. Dopo questa amara sorpresa l’artista di Faenza rimane disgustato da quel mondo fatto di tanta ipocrisia, ruffianeria e poca riconoscenza. Senza aver mai compreso cosa effettivamente successe, decide di iniziare la sua nuova vita, mettendo al primo posto la famiglia. Ricomincia una nuova carriera, con collaborazioni prestigiose, opere teatrali e cinema, cantautorato, lirica e musica classica, sfociando con il “Violinista Solitario” : l’originale e personalissimo progetto artistico che Santandrea propone da vent’anni nelle piazze italiane come artista di strada.
È con questo semplice, ma efficace, format artistico che Santandrea parteciperà ad un’edizione di Imola in Musica di ormai parecchi anni fa. Valter Galavotti, all’epoca Assessore alla Cultura del Comune di Imola, lo “riscoprì” proprio mentre suonava per strada, fuori Imola. Incuriosito dal suo talento, scopre la sua storia e lo invita nella kermesse musicale imolese, dove effettivamente diede vita ad una bella esibizione.