Questa mattina, in Municipio, il presidente dell’Associazione Nazionale,
Michele Sonnessa, ha consegnato la bandiera al sindaco Marco Panieri

IMOLA E’ ENTRATA A FAR PARTE DELLE “CITTA’ DELL’OLIO”
Panieri e Raffini: “è un importante passo per molteplici ragioni”
Imola è entrata a far parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. La cerimonia di
consegna della bandiera Città dell’Olio si è svolta questa mattina, nella Sala del Consiglio
Comunale, in municipio, in occasione dei saluti istituzionali.
Sono intervenuti, fra gli altri, il sindaco Marco Panieri, l’assessore all’Agricoltura e Sviluppo
economico, Pierangelo Raffini, il presidente e il direttore dell’Associazione nazionale Città
dell’Olio, rispettivamente Michele Sonnessa e Antonio Balenzano, Giovanni Bettini,
produttore olivicolo e Vanni Angeli, socio e vice presidente del Frantoio Valsanterno di Imola.
Al termine della cerimonia istituzionale, nei locali ex Bar Bacchilega, si è svolta una
degustazione di olio, a cura del Frantoio Valsanterno.
Perché Imola ha aderito all’Associazione Nazionale Città dell’Olio – L’Amministrazione
Comunale di Imola ha deciso con atto di indirizzo della Giunta comunale (G.C. n. 191 del 4
luglio 2023) di dare mandato al Servizio Sviluppo Economico di procedere con l’adesione, che
il 26 ottobre 2023 è stata approvata dal Consiglio comunale.


La scelta che ha spinto il Comune di Imola ad associarsi è supportata e basata su quattro aspetti: in primo luogo la presenza nel territorio comunale del Frantoio Valsanterno, che raccoglie molti consensi a livello nazionale affermandosi con attestazioni di stima e premi ad alto livello; poi la volontà di impegnarsi a dar voce alle colline di Imola e della Valle del Santerno, terra vocata
all’olivicoltura; la presenza sul territorio comunale di un crescente numero di piccoli
olivicoltori; infine la volontà di valorizzare il territorio comunale nel suo complesso, grazie
anche alla valorizzazione dell’olivicoltura.
A questo proposito, basta guardare i dati di produzione relative all’attività del Frantoio
Valsanterno.
Si è passati dai 500 quintali di olive lavorate che hanno prodotto 70 quintali di olio
nel 2019 ai 5.186 quintali di olive lavorate, con oltre 710 quintali di olio ottenuto e 450 clienti
nel 2022. Una crescita in 4 anni che è decuplicata.


Le dichiarazioni – “L’adesione di Imola all’Associazione Nazionale Città dell’Olio è un
importante passo per molteplici ragioni – sottolineano il sindaco Marco Panieri e l’assessore
all’Agricoltura e Sviluppo economico, Pierangelo Raffini -. Prima di tutto si favorisce la
promozione dell’olio di oliva di qualità, valorizzando una filiera di produzione locale in grande
espansione e che in pochi anni ha decuplicato la produzione, inoltre promuove la cultura
dell’olivo per l’attrattività turistica, culturale ed economica, non solo per maggiori vendite e
l’incremento dell’enoturismo, ma anche come vetrina di alto livello e caratteristica per la
promozione del marchio Imola in Italia e all’estero. Questo è solo uno degli ultimi tasselli che
l’Amministrazione Comunale ha compiuto per la promozione delle nostre eccellenze territoriali,
considerando anche la creazione del brand Dal Cuore di Imola, il progetto Terre&Motori, la
Ciclovia del Santerno, l’adesione a Città dei Motori e altri progetti per la promozione del
territorio e la destagionalizzazione dei flussi puntando sulla qualità, sul nostro tessuto
economico e le sue eccellenze”.

Da parte sua, il presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, Michele Sonnessa ha
dichiarato: “ringrazio il sindaco di Imola Marco Panieri che aderendo alla nostra associazione
ha dimostrato di credere nel percorso condiviso che abbiamo tracciato diventando un punto di
riferimento nella promozione del turismo dell’olio, nella lotta all’abbandono dei terreni
olivicolo, nella valorizzazione dell’agricoltura sociale, nella formazione ed educazione al
consumo consapevole e nella diffusione della cultura dell’olio e di un prodotto di eccellenza che rappresenta il Made in Italy nel mondo. Questa scelta va nella chiara direzione del voler dare anche un valido supporto ai produttori locali attraverso la partecipazione alle tante iniziative che, come Associazione, realizziamo. Di cose da fare ne abbiamo e siamo felici di poter contare sul contributo della Città di Imola a cui diamo il benvenuto, per farle insieme”.
“Abbiamo trovato una grande collaborazione nel territorio e nell’Amministrane comunale – ha
detto Vanni Angeli, socio e vice presidente del Frantoio Valsanterno e abbiamo cercato fin
dal nostro arrivo di divulgare in maniera forte la cultura dell’olio, coinvolgendo anche le scuole.
Nel nostro settore l’aggregazione e la collaborazione fra i frantoi è fondamentale e dobbiamo
lavorare in questa direzione, anche per quanto riguarda la promozione”.

“L’adesione alle Città dell’Olio è un risultato molto importante – ha aggiunto Giovanni Bettini,
produttore di Borgo Tossignano -. E’ un grande contributo a guardare avanti con fiducia e
speranza alla prossima raccolta, dopo che gli uliveti in collina sono stati in tanti casi distrutti
dalle frane legate alle alluvioni dello scorso anno, mentre i contributi che sono stati promessi
per il ripristino degli uliveti non sono ancora arrivati”.

L’Associazione Nazionale Città dell’Olio – L’Associazione Nazionale Città dell’Olio, che ha
sede a Larino (Campobasso), riunisce i Comuni, le Province, le Camere di Commercio, i GAL
(Gruppi di Azione Locale) – ai sensi della normativa europea – e i Parchi, siti in territori nei
quali si producono oli che documentino adeguata tradizione olivicola connessa a valori di
carattere ambientale, storico, culturali e/o rientranti in una Denominazione di Origine.
L’Associazione ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e
dell’olio di oliva di qualità, tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo,
diffondere la storia dell’olivicoltura, garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle
denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di
marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano.
Ad oggi sono 500 gli Enti pubblici italiani uniti nella salvaguardia dell’Olio Extravergine
d’Oliva. Fino a ieri risultavano associati in Emilia-Romagna tre realtà: i Comuni di Brisighella
e Castel San Pietro Terme e la Camera di Commercio di Parma.
Numerose amministrazioni pubbliche attraverso la rete Città dell’Olio investono nella cura e
nella conservazione di frantoi antichi e tipici, nella costruzione di percorsi ad hoc dedicati alla
scoperta dell’oro giallo, con visite guidate al paesaggio ricco di oliveti secolari e degustazioni di
Olio Extravergine d’Oliva nei ristoranti e nelle piazze.
Possono aderire all’Associazione Nazionale Città dell’Olio i Comuni e tutti gli Enti pubblici,
anche in forma societaria, nonché i Gruppi di Azione Locale ed i Parchi nazionali e regionali, ai
sensi della normativa europea, siti in territori nei quali si producono oli che documentino
adeguata tradizione olivicola connessa a valori di carattere ambientale, storico, culturale e/o
rientranti in una Denominazione di Origine.