Nella foto : Passo della Raticosa, 1944
Il 25 dicembre 1944 l’Appennino tosco-emiliano è immerso nella guerra totale. Le truppe naziste e i fascisti della Divisione Monterosa cercano infatti di lanciare un’offensiva contro gli anglo-americani. Le ostilità si aprono proprio in occasione delle Feste. Sul fronte opposto anche la Resistenza cerca di colpire alcune postazioni tedesche. Per questo le storie di Natale lungo la Linea Gotica non parlano di una tregua, ma raccontano una serie di battaglie.
Come si arriva a quel punto? Perché le operazioni militari non cessano neppure nei giorni più freddi dell’inverno? Per trovare una risposta a queste domande, dobbiamo tornare indietro fino alla metà di novembre. Dopo la battaglia di Porta Lame, la Resistenza vede svanire le speranze dell’insurrezione generale. A Bologna i partigiani sono riusciti a sconfiggere i nazisti, ma gli Alleati restano bloccati al di là delle fortificazioni tedesche (la “Linea Gotica”).
Intorno alla metà del mese il generale Alexander annuncia ufficialmente la sospensione della campagna militare fino al ritorno della bella stagione. I britannici e gli statunitensi esortano le formazioni della Resistenza a ridurre quanto più possibile le azioni offensive. Molti partigiani interpretano il segnale come una richiesta di smobilitazione e reagiscono con rabbia. Nessuno di loro può tornarsene a casa, poiché tutti sono ricercati dai fascisti e dai nazisti.
Si ringrazia: allacciatilestorie.it
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