IN AUTUNNO VIA AL SECONDO STRALCIO DI LAVORI, DA INCROCIO ASPROMONTE -MENTANA FINO A P.ZZALE MARABINI.
COMUNE APPROVA PROGETTO ESECUTIVO: INVESTIMENTO DI 731.680 €, DI CUI 435.774 FINANZIATI GRAZIE ALLA VITTORIA DI UN BANDO DEL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA

La Giunta Comunale ha approvato il secondo stralcio del progetto esecutivo “Intervento di rigenerazione urbana asse Costa-Marabini, ex scalo merci FS” e il finanziamento necessario alla sua realizzazione.  Questo intervento di fatto prosegue la rigenerazione urbana di viale Andrea Costa, da via Aspromonte-Mentana fino al piazzale della stazione ferroviaria e avvia il recupero dell’ex scalo merci, area dismessa che si trova tra l’attuale parcheggio delle biciclette della stazione e l’Interspar, realizzandovi un parcheggio alberato integrato con tre aree verdi.

Oltre alla riqualificazione delle piste ciclopedonali presenti nel suddetto tratto di viale Andrea Costa, il progetto prevede la realizzazione di nuovi spazi verdi che integrano l’infrastruttura verde urbana esistente con una funzione specifica di contrastare i fenomeni di allagamento dovuti a precipitazioni intense. Per questo, il Comune ha presentato il progetto al Bando del Ministero della Transizione Ecologica “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano”.

Dalla vittoria nel bando ministeriale sono arrivati 435.774 euro – Il progetto ha vinto il suddetto Bando del Ministero, nato con l’obiettivo di promuovere interventi di rigenerazione urbana con caratteristiche tali da rendere lo spazio pubblico adattativo ai cambiamenti climatici, in particolare alla gestione delle acque meteoriche derivanti dalle piogge intense concentrate in periodi molto brevi e la riduzione dell’isola di calore, legata ad ampie superfici impermeabili prive di alberature con soluzione basate sulla natura.

La vittoria del Bando “Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano” ha consentito al Comune di ottenere il finanziamento di 435.774 euro, di cui 420.774 euro previsti per finanziare l’intervento e 15.000 euro per finanziare un percorso formativo per i tecnici del Comune di Imola, di Area Blu e del Circondario, finalizzato alla progettazione dello spazio pubblico in chiave di adattamento climatico, in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, Aess (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile) e Comuni destinatari di questi finanziamenti.

La restante parte del suddetto intervento di riqualificazione di viale Andrea Costa e dell’area ex scalo merci, che ha costo complessivo di € 731.680,00, è stata finanziata per 264.226 euro con fondi propri del Comune e con 46.680 euro da Area Blu.

L’intervento su viale Andrea Costa – Su viale Andrea Costa prosegue la rigenerazione impostata per il primo stralcio (quello da viale Carducci-De Amicis a via Aspromonte-Mentana). Pertanto, è prevista la ridefinizione e riqualificazione delle aiuole, delle piste ciclabili e dei marciapiedi, con la modifica delle geometrie e delle sezioni sia delle aiuole che degli spazi destinati ai pedoni e ai ciclisti. La pista ciclopedonale presente su entrambi i lati di questo tratto del viale verrà allargata e avrà una nuova pavimentazione uguale a quella inserita nel tratto di viale Andrea Costa da viale Carducci-De Amicis a via Aspromonte-Mentana.

Per quanto riguarda la riqualificazione delle aiuole, proseguirà la realizzazione di un sistema lineare di verde pubblico con funzione di rain garden (giardino della pioggia) e due sistemi di aiuole, in continuità con quanto realizzato nel primo stralcio, per arrivare nel complesso ad avere un “rain garden” della lunghezza complessiva di 400 m e larghezza 1,5 m e due sistemi di aiuole della lunghezza complessiva di 400 m e larghezza di 1 m.

La realizzazione di rain garden (giardini della pioggia) al posto delle attuali aiuole consentirà di raccogliere l’acqua meteorica proveniente dalla carreggiata e dalla pista ciclo pedonale. Anche questo intervento avviene in continuità con quanto fatto nel primo tratto di viale Andrea Costa.

Ricordiamo che il primo tratto verrà completato prevedibilmente entro la metà di settembre, con l’installazione degli arredi (panchine, cestini, pensilina fermata autobus).

L’importanza di realizzare un “giardino della pioggia” – Un rain garden, o giardino della pioggia, è un sistema filtrante vegetale progettato per immagazzinare, filtrare e smaltire nel tempo massimo di 48 ore l’acqua piovana. In questo modo viene ridotto lo scorrimento superficiale delle acque in quanto il giardino funge da accumulo temporaneo, consegnando l’acqua piovana alla rete fognaria in maniera meno inquinata e più lenta. Questo sistema permette alla città di adattarsi ai cambiamenti climatici che si manifestano con piogge intense concentrate in tempi brevi. Nel rain garden verranno messe a dimora specie la cui fioritura avviene in diversi momenti dell’anno, delle stagioni, dando vita ad uno spazio continuo e colorato tutto l’anno. Nell’ambito dell’intervento sarà realizzata una nuova illuminazione pubblica che prevede nuovi pali, luci a led con l’attenzione a migliorare l’illuminazione del percorso ciclopedonale e saranno inseriti nuovi arredi quali panchine, cestini e pensiline per la fermata dell’autobus.

L’intervento nel piazzale ex Scalo Merci – Il piazzale, un tempo scalo merci della stazione, è un’area dismessa della superficie complessiva di 3.000mq completamente asfaltata. L’intervento prevede la depavimentazione di 1.700mq, per migliorare la permeabilità dell’area e la realizzazione di un’area a parcheggio alberata integrata con tre aree verdi che hanno l’obiettivo di portare ombra, biodiversità e migliorare la qualità dell’aria. La restante parte di superficie (1.300 mq) è destinata alla viabilità di distribuzione dei parcheggi e resterà impermeabile.

Il parcheggio, che si estenderà su una superficie complessiva di 900 mq, accoglierà 72 posti auto (di cui due per disabili), con l’obiettivo di aumentare la superficie permeabile, depavimentando la superficie dedicata agli stalli destinati a parcheggio, attualmente in asfalto, e sostituendola con una pavimentazione drenante.

Le 3 aree verdi, della superficie complessiva di 800mq, si integrano al sistema di verde pubblico esistente, con una funzione specifica di ridurre il deflusso (runoff) e consentire la ritenzione e il rilascio lento delle acque derivanti da forti precipitazioni. A questo scopo le aree verdi prevedono una leggera depressione verso il centro e potranno accogliere l’acqua derivante dalle pavimentazioni grazie anche ad un sistema di cordoli dotati di aperture regolari che permetterà all’acqua di defluire all’interno delle aiuole e grazie ad un sistema di pendenze, come nel caso della grande area verde prevista a sud, accanto alla pista ciclabile, in cui i cordoli saranno invece allo stesso livello delle pavimentazioni. All’interno delle tre aree verdi si prevede la messa a dimora di 21 nuove alberature di Pyrus Calleryana ‘Chanticleer’ (Pero da fiore), albero di 3a grandezza (non supera i 10 metri di altezza), con un’alta tolleranza agli inquinanti e alla siccità e che allo stesso tempo ha valore ornamentale grazie alla sua abbondante fioritura bianca durante i mesi primaverili. Questi alberi contribuiranno tramite evapotraspirazione alla gestione dell’umidità del terreno, oltre a garantire adeguate zone d’ombra. Al di sotto del piano arboreo si prevedono invece superfici a prato che si alternano a zone vegetate tramite l’utilizzo di specie erbacee, aromatiche e graminacee. Le piante scelte sono principalmente perenni ed erbacee decidue che possono vivere in condizioni di secco (ma è consigliabile l’uso di un impianto di irrigazione di soccorso) e che non hanno particolari necessità di terreno. Queste si alternano con alcune specie sempreverdi (Pittosporum tobira ‘Nana’, Helichrysum italicum) che formano la struttura base dell’intero asse.

Il trattamento delle superfici a terra è orientato ad ottenere la massima superficie permeabile ed il minor livello di albedo (radiazione solare incidente riflessa in tutte le direzioni) possibile, per facilitare la percolazione delle acque meteoriche e contrastare il fenomeno delle isole di calore, generando al tempo stesso valore e comfort ambientale. A questo scopo sono utilizzate diverse soluzioni basate sulla natura (Natural Based Solutons), tra cui i giardini della pioggia (rain gardens) per diminuire il tempo di deflusso dlle acque superficiali in caso di eventi meteorici estremi. Il medesimo contributo di alleviamento del carico sulle reti viene prodotto dal verde pensile delle coperture e dalle superfici drenanti della pavimentazione carrabile e degli stalli per la sosta.

Le dichiarazioni – “Come progettato siamo alla fase conclusiva per bandire la gara e far partire in autunno i lavori per l’importate asse di collegamento Andrea Costa – Piazzale Marabini – ex scalo merci, che consentirà una sempre migliore fruizione tra la stazione e il centro storico della città – sottolinea Pierangelo Raffini, assessore ai Lavori pubblici -. Questa seconda fase andrà a completare la precedente, che ha visto i lavori nel primo tratto del viale fino all’altezza di via Mentana-Via Aspromonte. Attualmente attendiamo gli arredi, che sono in ritardo rispetto ai tempi immaginati, ma che entro la metà di settembre dovrebbero essere installati. Verrà così migliorata la mobilità ciclabile e arricchita l’area di un parcheggio, lato via Senarina, davvero attiguo alla stazione come già presente dall’altra parte della stazione”.

L’assessore Raffini fa inoltre sapere che “i lavori sul piazzale Marabini, gestiti da RFI (Rete Ferroviaria Italiana), che partiranno a ottobre, completeranno il progetto dando anche una veste nuova, più bella e fruibile dell’insieme. Nell’interlocuzione con RFI abbiamo ottenuto anche la realizzazione di una struttura in muratura per la stazione taxi, al fine di migliorare l’ambiente di lavoro della Cooperativa Radiotaxisti Imolesi, che fornisce il servizio di trasporto e costituisce una presenza importante. Verranno previste anche colonnine di ricarica elettrica per i taxi”.

“Lo spazio pubblico è un luogo fondamentale per le città per affrontare il cambiamento climatico ed è fondamentale integrare negli interventi di rigenerazione urbana le soluzioni basate sulla natura che consentono di affrontare e migliorare le criticità dovute alle piogge intense e all’isola di calore, per migliorare il benessere delle persone e in particolar modo quelle con maggiori fragilità – spiega Elisa Spada, assessora Ambiente e Mobilità Sostenibile -. Abbiamo sviluppato in questo senso la strategia di rigenerazione urbana del Pinqua e questo intervento, con la vittoria del Bando, è il frutto di un lavoro trasversale che ha coinvolto i settori ambiente, urbanistica e lavori pubblici e per questo ringrazio gli uffici comunali, dall’ufficio patrimonio all’ambiente all’urbanistica, i lavori pubblici, la mobilità, il verde pubblico insieme ai professionisti che hanno sviluppato il progetto definitivo esecutivo perché solo tenendo insieme tutti questi aspetti è possibile sviluppare progetti efficaci. In questo senso abbiamo scelto di dedicare una parte del finanziamento, in collaborazione con Anci Emilia Romagna e Aess per sostenere la formazione dei tecnici, fondamentale per affrontare le sfide che il cambiamento climatico impone. A settembre ripartiranno i corsi che potranno essere seguiti on-line anche dai professionisti che non fanno parte di enti pubblici”.

L’assessora Spada, infine, conferma che “il cantiere, come per il primo stralcio di viale Andrea Costa, sarà accompagnato da pannelli informativi di CiCliCa (Città per il Clima che Cambia) che raccontano gli aspetti dell’adattamento climatico, con l’obiettivo di fare cultura e creare consapevolezza attorno a queste tematiche”.