ULTIM’ORA: FINE DI UN’ERA IN PEDAGNA: IL PUNTO VENDITA CONAD DI VIA BARUZZI 3 CHIUDERÀ AL PUBBLICO IL 21 APRILE, DOPO PIU DI TRENT’ANNI. AL POSTO DI CONAD POTREBBE ARRIVARE SIGMA.
A FAR DESISTERE LA SOCIETÀ CHE LO GESTIVA I COSTI PER L’AFFITTO, RITENUTI ECCESSIVI. I DIPENDENTI DI VIA BARUZZI RIMARRANNO COL MARCHIO ENTRANTE, GLI ALTRI ASSORBITI NEGLI ALTRI PUNTI VENDITA DI CARDUCCI SRL (MONTERICCO, CAMPANELLA, CARDUCCI)


Imola. “Siamo dispiaciuti anche noi, ma non ci sono le condizioni per mantenere questo punto vendita”ha ammesso Umberto Loreti, Ceo di Conad Carducci srl“quando ci sono degli affitti fuori controllo sono necessarie delle scelte, siamo stati costretti del resto, con la competitività di oggi, a livello di supermercati offriamo il prezzo migliore” – ha ricostruito Loreti – “se chi ha dei margini più ampi evidentemente può permetterselo, noi no, se poi ci mettiamo affitti insostenibili è chiaro che non si possa proseguire”.
Punto di riferimento del Conad in Pedagna rimane Montericco“Siamo moderatamente contenti del punto vendita “superstore” di Montericco, dove siamo facendo bene ma vogliamo migliorarci ancora” – ha spiegato il responsabile dei tre punti vendita imolesi a marchio Conad – “la posizione è buona ma da quando siamo il prezzo più basso incide ancora di più” – chiosa – “vuol dire avere una produzione di pane di alta qualità, senza additivi chimici, che non ha nessuno a livello di supermercati” – osserva e , tornando alle ragioni della chiusura del Pedagna – “la nostra cooperativa ha un piglio imprenditoriale molto deciso e i numeri devono esserci” -ammette l’imprenditore – “ma i dipendenti di Via Baruzzi, che poi sono soltanto sei – sette, rimarranno lì col nuovo, mentre gli altri verranno a lavorare negli altri punti vendita Conad gestiti da noi” – sottolinea – “anche le condizioni contrattuali vengono rispettate e anzi, facciamo fatica a trovare personale” – puntualizza Loreti – “la cosa deleteria è stato il reddito di cittadinanza; a pensare che avevo offerto il contratto a tempo indeterminato a una persona ma mi ha detto che preferiva starsene a casa per incassare la disoccupazione”.

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