EZIO RIZZOLI, PATRÒN STORICO DE “LA VIE EN ROSE” IN MERITO ALLA CHIUSURA DI 7 GIORNI DISPOSTA DALLA QUESTURA DOPO UNA “RISSA” NEL LOCALE il 24 MARZO
Imola. “In tanti anni nel locale non c’è mai stata una chiusura per motivi di sicurezza” – inizia così la ricostruzione dei fatti un amareggiato Ezio Rizzoli, gestore de “La Vie en Rose”. L’esercizio è andato incontro per la prima volta nella sua storia ad un provvedimento di chiusura imposto dal questore a seguito di una rissa, per motivi di gelosia, avvenuta nella discoteca la notte del 24 marzo scorso. “Ritengo il provvedimento avventato” – commenta Rizzoli, storico proprietario di diverse discoteche del territorio – “una rissa in realtà non c’è stata: sia chiaro, ringrazio la Polizia per essere sempre prontamente intervenuti – ricostruisce – “è vero che non li abbiamo chiamati ma non ce n’era bisogno. Quella sera” – spiega l’imprenditore – “una persona stava uscendo dal locale ed è stato raggiunto da un altro che ha lasciato andare un pugno. Il ragazzo ha provato a difendersi”– rammenta – “soltanto che ha preso contro il muro rompendosi un dito. Io li ho chiamati in ufficio per un chiarimento.
I motivi della rissa sarebbero da attribuire a motivi di gelosia – “ho consigliato al ragazzo di recarsi in ospedale per farsi medicare, erano in piedi, uno di loro diceva all’altro di lasciare stare la sua donna” – osserva – “il servizio d’ordine li ha poi accompagnati fuori attendendo che salissero in auto.”
I sette giorni di chiusura stanno pesando sull’incasso del locale? “Direi proprio di sì, avevo una serata venerdì e una festa di Pasqua mercoledì con un artista già pagato” – ammette il titolare – “avevamo già venduto in prevendita, mi dispiace per i ragazzi: comunico che siamo però riusciti a recuperare la serata Domenica 30 maggio e chi non vorrà parteciparvi verrà rimborsato.”
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