Purtroppo la situazione all’Imola VIllage appare invariata. Preso atto di tutte le buone intenzioni degli amministratori (che si spera possano essere suffragate dai fatti) i residenti ci segnalano che sul lato di via Quaini dell’ex Convento del Buon Pastore la situazione appare invariata se non peggiorata. Le foto inviateci da alcuni residenti non lasciano spazio a molte interpretazioni.
Gli occupatori abusivi dell’edificio si sono stabiliti al pianterreno dell’atrio scale, ove i proprietari dei box si recano nei sotterrai per prendere l’auto o la bicicletta; cosa che però al momento non si sentono di fare per ovvi motivi.
Un soggetto ha ridotto l’atrio a una latrina, portando un materasso corredato da ogni genere di rifiuto, appoggiato sopra due panchine prelevate da Piazza Villeneuve. L’urina all’interno di bottiglie e stracci malmessi e maleodoranti per terra.

E’ chiaro che se questa persona necessita di aiuto questo forse non è il luogo ideale dove chiederlo, dal momento che è un complesso privato .
Lo stanzino al piano superiore e il corridoio, dopo essere stati utilizzati come una cloaca, sono stati abbandonati una volta diventati inutilizzabili.
Questa mattina – sabato 28 gennaio – alcuni residenti si sono dati appuntamento davanti all’edificio e sono entrati per cercare un confronto con chi da tempo vive nelle aree comuni. Il personaggio che occupa lo stabile è uscito in Piazza Villeneuve sentendo il portone aprirsi ma è poi stato rincorso da uno dei proprietari, desideroso di un chiarimento.
Gli è stato chiesto per l’ennesima volta di abbandonare l’edificio e di ripulire le aree comuni. L’uomo, prima ha accampato scuse poi, forse vedendo che la pazienza degli inquilini era finita (gli animi si stavano scaldando) ha compreso che forse era meglio iniziare a raccogliere e ripulire il disastro che aveva creato in diverse settimane di bivacco.
Non sappiamo per quale motivo un condomino del complesso abbia fornito una copia delle chiavi del portone all’abusivo, che adesso può entrare, uscire e vivere tranquillamente senza che nessuno riesca a ripristinare ordine e sicurezza.
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