Attività chirurgica potenziata per il recupero dei pazienti in attesa.

Acquisite nuove risorse infermieristiche ed anestesiologiche, dal 12 settembre le sale operano alla massima potenza. E dalla rete con Bologna arriva la chirurgia dell’orecchio,  infettivologia ed ematologia.

Terminata la pressione del Covid sull’Ospedale e superato il periodo estivo e feriale, dal 12 settembre scorso le sale operatorie dell’Ausl di Imola lavorano a pieno regime.

“L’Ausl di Imola è impegnata in un piano di continuo e progressivo potenziamento dell’attività chirurgica, reso possibile dal reclutamento, non semplice, di risorse mediche anestesiologiche e di infermieri di sala e dal grande e costante impegno delle nostre èquipe chirurgiche – spiega il direttore del Presidio Ospedaliero di Imola Carlo Polito – L’attività chirurgica attualmente si attesta ai livelli di funzionamento e potenzialità produttiva del periodo pre-Covid. Nei primi 7 mesi di quest’anno, l’incremento è stato del 34,5% (+1100 interventi) rispetto allo stesso periodo del 2021. Parliamo di 4158 interventi in regime ordinario, di day surgery ed ambulatoriale in 7 mesi di attività”.

Già praticamente raggiunto l’obiettivo regionale di recupero degli interventi per cui i tempi definiti dalla classe di priorità erano scaduti nel 2020 (restano da processare gli ultimi 33 casi), ad oggi si stanno chiamando i pazienti il cui intervento si sarebbe dovuto effettuare nel 2021.

“Partiamo col dire che gli interventi prioritari (classe A), tra cui quelli per malattie oncologiche, sono sempre stati garantiti entro i 30 giorni, anche nei periodi di emergenza pandemica – continua Polito – All’inizio di quest’anno i casi di minor gravità per cui i tempi di attesa erano stati superati nel 2021 erano 1261, oggi sono 407, un numero che ci permette di affermare che questo obiettivo sarà colto pienamente entro il 1° trimestre del 2023.

Continua intanto l’importante collaborazione con S. Pier Damiano Hospital di Faenza, che mette a disposizione sale ed équipe operatorie per interventi che vengono eseguiti dai chirurghi dell’Ausl di Imola. “ La collaborazione con S. Pier Damiano Hospital ha contribuito all’aumento dell’attività in quanto finora sono già stati effettuati 100 interventi di urologia e chirurgia generale, a cui se ne aggiungeranno ulteriori 120 di chirurgia generale entro la fine dell’anno in corso. Tutto questo in aggiunta rispetto alla produzione interna delle nostre strutture, garantendo comunque ai cittadini di essere operati e seguiti nell’intero ciclo di cura dai nostri professionisti”.

Investimenti importanti nelle professionalità, ricordiamo che a fine Aprile scorso ha preso servizio il Dr Michele Masetti, nuovo direttore della chirurgia generale, con grande esperienza nella chirurgia miniinvasiva e che, fin da subito, ha dichiarato grande attenzione al recupero delle liste di attesa. Da giugno un accordo interaziendale porta a Imola  i chirurghi dell’IRCCS Azienda Ospedaliera Policlicnico di S.Orsola, specializzati in otochirurgia e affiancati dai chirurghi dell’équipe di Otorino di Imola. Inoltre, in questi giorni sta ripartendo la rete con i professionisti della chirurgia ginecologica del S. Orsola,  che periodicamente al S. Maria della Scaletta effettuano interventi in collaborazione con i medici delle équipe di  Ginecologia di Imola. 

“Gli accordi interaziendali sono fondamentali per accrescere la capacità produttiva in termini qualitativi e quantitativi, garantire formazione e aggiornamento dei professionisti e portare ad Imola prestazioni che prima non venivano erogate dalle nostre strutture – conclude Polito.

E gli sviluppi delle reti riguardano anche le discipline non chirurgiche.

“La novità più rilevante riguarda l’avvio di un accordo in partenza dal 6 ottobre che garantirà  le consulenze specialistiche di  ematologia per pazienti ricoverati, mentre giù da alcuni mesi è stata riattivata la rete che porta ad Imola gli infettivologi del S. Orsola sia per le consulenze interne che per l’ambulatorio per esterni”.