Sesto Imolese, Imola. Dopo la chiusura con polemica dello scorso aprile il CS Tarozzi riparte con Soleluna”, la nuova attività i cui gestori si sono da poco insediati. Il comitato del centro sociale è intenzionato a dare continuità alla gestione, dando vita a vari eventi estivi e arricchendo le attività del centro giovanile. Il bar inaugurerà sabato 11 giugno, alle ore 17.00 , alla presenza di vari esponenti dell’amministrazione comunale.
Abbiamo intervistato Davide Cavina, Presidente del Centro Sociale sestese.

Buongiorno, la nuova gestione da chi sarà composta?

“C’era l’interesse di un nucleo familiare qui del paese, piano piano si è formato il gruppo e sono riusciti a partire. Innanzitutto avevano bisogno di lavorare, e poi si tratta di persone che conosciamo bene, che non gli fa paura lavorare. La squadra è un nucleo famigliare, che è l’ideale per un centro sociale, e c’è tutta una situazione dove varie persone, sia della famiglia ma anche collaboratori, la aiuteranno. Io vedo una cosa positiva poi, naturalmente, ci siamo anche noi del comitato che organizzeremo molte cose.”

Quali sono le iniziative imminenti che avranno luogo nel Centro Sociale?

“17,18,19 giugno ci sarà la festa della birra, mentre il 20 giugno, nella giornata mondiale del rifugiato verrà proiettato un film da un’associazione di Bologna, da parte di un’artista di fama internazionale.”
Qual’è il desiderio che vi augurate per il futuro del CS Tarozzi?
Il mio sogno è quello di ricreare com’era la piazza quando ero bambino, dove i più anziani discutevano e scambiavano opinioni coi più giovani; si parlava di sport, politica, lavoro. Da bambino era una scuola continua a cielo aperto, dove tu stando li imparavi sempre, di tutto e di più.”

Cosa l’ha spinta nel cominciare questa sfida di occuparsi del Centro Sociale?

Io mi sono messo in gioco quando ho visto la vecchia struttura del CS Tarozzi demolita in maniera barbara senza che nessuno mi abbia saputo dire il motivo. Quella nuova che vediamo ora nasce su un’area vergine, ma tra l’edificio nuovo e il centro sportivo che era in stato di abbandono, c’era la vecchia struttura dove siamo cresciuti tutti noi da bambini: era un edificio per i terremotati del sisma di Gemona. Venne portato qua su iniziativa del Dottor Carlo Alberto Tarozzi, il Dott.Ilia Gardi e il farmacista di allora, Tugnoli, che ebbero quest’idea proprio perchè intuirono la necessità per uno spazio per i giovani, e nacque così il CS Tarozzi che dopo fu abbellito con tettoie, pergolati, spogliatoie. E questo purtroppo, nel bisticcio politico interno al nostro paese tra PD e m5s è stato raso al suolo tutto. Io non sapevo neanche che c’era stato tutto questo, dopo abbiamo cercato di rimetterlo in piedi e ci siamo riusciti: ho recuperato una struttura all’autodromo e con mille difficoltà è già imbiancata; mancano solo due tre cose e poi possiamo partire. Ora abbiamo di nuovo il nostro centro sociale.

Quali sono i prossimi programmi dedicati ai più giovani ?

“La struttura che abbiamo portato ultimamente, l’abbiamo ideata affinché diventi un punto di riferimento per i giovani:vorremmo implementare le attività del centro giovanile, abbiamo gli educatori mandati da Solco due pomeriggi a settimane, ma con la chiusura delle scuole il servizio si sospende e riprende a settembre: allora abbiamo detto ai ragazzi che venivano durante il centro giovanile, dispiaciuti di non poter più venire durante l’estate, che potevano venire a trovarci ugualmente, tutta l’estate. Ci stiamo organizzando per mantenere questo servizio.”