laltraimola.it ha incontrato i residenti del quartiere di Montericco in merito alle ultime novitá inerenti la costruzione dell’isola ecologica. Questa sera andrá in onda lo speciale con le interviste ad alcuni componenti del Comitato “Agorà Montericco”. Inoltre , a margine dell’incontro di lunedì 14 marzo scorso, il medesimo gruppo di cittadini ha redatto un comunicato:

“E’doveroso sottolineare che nella scelta del luogo (i locali posti al primo piano del centro sociale La Tozzona) l’Amministrazione non ha tenuto conto dell’accessibilità da parte di persone diversamente abili. Infatti uno dei membri del comitato Agorà Montericco, una volta giunto in loco, si è ritrovato impossibilitato ad accedere in quanto l’ascensore non era in funzione.”

 

Nel corso dell’incontro sono emerse diverse incertezze relative ai seguenti punti:

 

  • Percentuale di edificabilità dell’area interessata dal progetto fondata su calcoli effettuati in modo errato. Lo stesso architetto Alberto Piancastelli che ha redatto il progetto ha esplicitamente riconosciuto l’errore in occasione dell’incontro.
  • Assenza di piani di sviluppo del progetto utili a comprendere un corretto inserimento paesaggistico (il progetto è del 2015 e da allora ad oggi il quartiere è mutato sotto diversi aspetti); mancanza di prospettive dai palazzi circostanti
  • Totale assenza dell’analisi del terreno. Nel progetto si fa riferimento al riutilizzo del materiale proveniente dallo scavo, e quindi già presente in loco, per creare la collinetta sovrastante. La mancanza dell’analisi del terreno rappresenta un forte rischio economico poiché, se non idoneo, sarebbe necessario procurarsi il terreno diversamente, facendo lievitare di molto i costi di realizzazione dell’opera.
  • Eliminazione di vegetazione sana attualmente presente in loco, in particolare è previsto l’abbattimento di 5 cipressi e 3 pini impiantati all’esterno dell’area della centrale per consentire la nuova viabilità. Al loro posto il progetto prevede la piantumazione di esemplari di pyrus calleryana chanticleer detti anche peri da fiore. Tali esemplari hanno un costo elevato, rimangono di piccole dimensioni, sono infestanti e hanno un profumo sgradevole. Il loro valore ecologico è basso, cioè non catturano abbastanza CO2 a differenza degli attuali sempreverdi. Tra i pregi quello di crescere in modo contenuto – senza richiedere frequenti potature – e di resistere allo smog, alla siccità, al freddo, insomma alle sollecitazioni di una città e di un Comune che non può garantire una cura quotidiana. Viene proposto Il platano poli-ibrido, per esempio, il quale sopravvive fino a 200-300 anni, resiste al cancro colorato, svolge tante funzioni ecologiche – per esempio rimuove cento volte più smog – e rinfresca come venti condizionatori.

In generale, inoltre, rispetto al progetto del 2015 la quantità di arbusti e le metrature delle aiuole sono state ridotte a favore delle parti pavimentate.

 Le numerose proposte avanzate dai cittadini presenti e dai rappresentanti del comitato Agorà Montericco hanno dato vita ad un confronto su pareri diversi, nello spirito di soluzioni comuni concrete.

In particolare è emerso come effettivamente il quartiere Pedagna, nei prossimi anni, sarà protagonista di uno sviluppo in termini edificatori, in particolare con l’allargamento residenziale a sud del campo sportivo Calipari, area denominata la Carlina 2. Una possibile soluzione sarebbe quella di urbanizzare l’isola ecologica nel nascente quartiere, così come pensata dell’amministrazione comunale, nell’ottica di migliorare la percentuale della differenziata e perfezionare l’attuale sistema di conferimento.

Non da ultimo, il confronto ha messo in risalto ancora una volta la situazione legata all’inquinamento nel quartiere Montericco.  Un ulteriore aumento del traffico dei mezzi pesanti e delle auto che conferiscono i rifiuti aggraverebbe non di poco la situazione.

 

Ilaria Paternuosto

Responsabile comunicazione

Comitato Montericco