Sempre più spesso qualcuno regala al figlio un cagnolino di razza, pagato chissà quanto denaro (si sentono cifre da capogiro, animali trafugati da organizzazioni per poi essere rivenduti in nero ai privati – un business nascosto) quando invece a pochi metri da noi abbiamo una struttura pubblica, dove bestiole senza colpa si trovano senza un padrone da chissà quanto tempo. A volte ci sono degli angeli, che prendono in affido cani con più di dieci anni di etá, o con gravi problemi di salute. Queste persone a Imola sono tante, e questi animali hanno portato grande gioia nella loro vita.
Nella struttura di Via Gambellara 1, i cani vengono accuditi egregiamente dagli operatori, ma sono pur sempre animali in attesa di una nuova casa. I cani, gli animali tutti, non devono avere distinzioni tra di loro. Anche quelli acquistati e di razza, hanno lo stesso valore degli altri. Ma perché allora, anche nel nostro territorio, non tutti si rivolgono al canile? Perché ci si affeziona ad un tipo di cane, alla moda di avere una determinata razza, che magari il bambino vede a scuola, in un libro o in un film, e lo richiede con insistenza alla mamma, che preferisce optare per l’acquisto pur di accontentare il proprio figlio. Spesso, senza mai dare spiegazioni o dire un NO. Anziché spiegare al bambino che è il cane che spesso sceglie il proprio padrone, quando si scorrono quelle gabbie di Via Gambellara si impara una grande lezione.
Non si ha nulla contro chi acquista un cagnolino per due o tremila euro, sia chiaro, ma la sensibilizzazione non è mai abbastanza. Per fortuna il canile imolese oggi conta molte adozioni, l’abitudine di rivolgersi al canile è in crescita e i numeri sono confortanti. Sappiamo però che molti, moltissimi animali mentre stiamo scrivendo si trovano in qualche disparato luogo a soffrire. Basta fare un giro in campagna per rendersene conto. L’anno scorso ne abbiamo preso uno “per i capelli”, tenuto sotto zero dentro ad una baracca allagata dal fango. Ora è al canile di Lugo, ma si porterà dietro i postumi di quelle violenze. Moltissime le vicende “dubbie”, dove nessuno vede o denuncia. Ci sono delle situazioni inimmaginabili a pochi passi da noi. Cani lasciati dentro a dei tuguri, senza cibo, coi padroni che se ne vanno ferie abbandonandoli lì. Purtroppo non sempre è facile intervenire. Bisogna esporsi e in pochi lo fanno. Chi vede o percepisce qualcosa di sospetto, come un animale tenuto in una cantina al buio, senza cibo, al freddo, deve assolutamente rivolgersi al canile o alle guardie zoofile. Stessa cosa vale per gli animali lasciati al freddo dentro, ad una gabbia o alla catena (cosa vietata), o in balcone.
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