In cosa consiste il progetto Imola Green City? Sono le future azioni che il Comune di Imola metterà in pratica per una rigenerazione urbana, che fa parte del progetto GreenCity Network, contenitore del quale la nostra città fa parte dal 2018. È un’attività promossa dalla “Fondazione per lo sviluppo sostenibile” per promuovere l’impegno delle città italiane nel migliorare qualità ecologica, risparmio di suolo e uso efficiente e circolare delle risorse nelle prospettive di sviluppo locale.
Nella fattispecie, sono diverse le aree che riavranno una seconda vita: la prima a partire, il cui piano particolareggiato è in fase di approvazione, sarà il comparto N.8, cioè l’area che va dalla piscina Ortignola a via 1.o Maggio, con la ferrovia a sud e la via Di Vittorio a nord.
L’altra area coinvolta sarà quella dell’autodromo, dove è previsto un bosco, che sorgerà vicino al fiume Santerno, a ridosso del ponte ferroviario, con l’idea di utilizzare” la forestazione urbana anche per compensare gli impatti ad esempio legati ai grandi eventi che si sviluppano all’interno dell’impianto” spiega l’Assessora competente Penazzi. “Questo bosco permetterà anche di aumentare la biodiversità sulle rive del Santerno e garantire ombra in uno spazio attraversato dalla ciclovia del Santerno”.

Non solo, anche l’Osservanza sarà coinvolta nel progetto, seppur non sia ancora pubblico l’intervento specifico, si menzionano le “nuove attività, la formazione e l’innovazione costituiscano le chiavi di lettura corrette per affrontare il futuro dei prossimi anni “. Dunque, si immagina il punto Università che è quello più prossimo a vedere la luce. Restano le incognite per quanto concerne il riutilizzo degli altri padiglioni, Sovrintendenza permettendo.
Il progetto Imola Green City è sostenuto con forza dall’Assessorato all’Ambiente guidato da Elisa Spada, eletta nella Lista ecologica “Imola Coraggiosa”. Con questi buoni auspici, legati al progetto GreenCity, si auspica dunque che molti dei luoghi abbandonati della nostra città possano riavere una seconda vita lontano
da degrado e abbandono. Si può partire dalle piccole cose, come i bagni abbandonati e le fontanelle che non erogano più acqua, per poi mettersi in progetti più ambiziosi come quelli presentati in questo progetto.