Sono quelle mascherine viste sul volto di tante celebrità. Colorate, fatte in neoprene. Sono appena state ritirate dal mercato poichè definite pericolose per la salute. Intanto, la società U-MASK si è opposta al provvedimento avviato dal Ministero della Salute, sottolineando di voler difendere “in ogni sede” la sicurezza del prodotto.
Il Dicastero guidato da Roberto Speranza ha già ritirato dal mercato e vietato la vendita delle U-MASK come provvedimento cautelare.
Il tutto è partito dopo una segnalazione dei NAS di Trento, che avevano individuato come alcune certificazioni dei dispositivi di protezione delle U-MASK arrivassero da un laboratorio non autorizzato. Il Laboratorio “Clodia” di Bolzano, risultato incredibilmente privo di autorizzazioni sanitarie.
Oltreutto, chi ha firmato la certificazione, è “un soggetto privo dei prescritti titoli abilitativi” ossia senza laurea. Insomma, i dubbi arriverebbero sull’effettiva adeguatezza della mascherina come strumento di prevenzione dei contagi.
Intanto, le società coinvolte stanno valutando quali ricorsi fare e in quali sedi, come ad esempio quello al TAR. Proprio al fine di poter continuare a commercializzare queste mascherine.
Sulla società che produce l’U-MASK, si è espressa anche l’Antitrust, con un giudizio molto duro che segnala come, le società, con modalità ingannevoli e aggressive, “sfruttavano indebitamente la situazione di emergenza sanitaria in corso per indurre il consumatore a comprare a prezzi elevati il prodotto reclamizzato”. Le ’Model Two’ di U-Mask, in particolare, costano 33,6 euro. Al momento, sul sito, sono tutte sold out.
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