Il Consigliere Davide Celli ha portato all’attenzione di Palazzo D’Accursio l’inquietante fenomeno dei gatti scomparsi. I fatti riguardano l’intero Paese ma ci sono moltissime segnalazioni dal bolognese e ravennate. San Marino l’unica ad aprire inchiesta nonostante le decine di esposti in tutta la Regione. “Qualcuno dovrebbe indagare ma nessuno lo vuole fare”

I felini stanno sparendo “a Bologna città, Sasso Marconi, Vergato, Quinzano, Grizzana” ha segnalato Celli. Ma anche “nel ravennate e a San Marino, dove è stata aperta un’inchiesta”: Ricordo che in alcuni casi “li torturano, fanno strani riti” – siamo al cospetto di un fenomeno globale che l’Italia sta ben rappresentando. L’ultima segnalazione arriva dal ravennate “non una sparizione, ma da poche decine al centinaio spariscono nel nulla.”
L’epicentro di rapimento è un hotspot, come se si accendesse una luce su un’area ristretta dove spariscono molti gatti. Non si trovano sangue o resti di peli, dopo qualche denuncia la notizia arriva alla stampa. Monzuno, per queste vicende è finita addirittura alla Vita in Diretta. Qualcuno fa ritrovare teste di gatto per depistare “per far credere che sia stato predato da un animale selvatico o da serial killer di animali”.
Teste di gatto vengono rinvenute in luoghi dove il lupo non può essere mai entrato. Sono depistaggi” – mette in chiaro l’ecologista- “Ma chi fa sparire questi gatti si scambia informazioni in gruppi chiusi per poter agire con modalità militare. Fanno fotografie alle case e si appostano per ore nei paraggi. Sono stati visti mentre si camuffavano. A Monzuno addirittura utilizzavano i droni. Oppure a seguito di furti di appartamento, con bassa manovalanza a far da palo. Ci troviamo di fronte a un fenomeno nuovo che le istituzioni dovrebbero tenere attenzionato” – il monito di Celli – che potrebbe coinvolgere se non lo teniamo monitorato anche le persone. Sono stati scritti interi saggi sul tema. Sono migliaia di casi dei gatti scomparsi in Regione, decine di esposti e ancora non è stata aperta una sola inchiesta. Al di fuori di San Marino che è stato individuata una persona che li avvelenava, però poi dopo questo episodio è entrato in azione un altro che non usa più il veleno ma li fa scomparire.” Quindi, conclude Celli “considerato il massimo rispetto che nutro per forze dell’ordine e magistratura, io dico loro che sarebbe spiacevole se qualcuno raccogliesse abbastanza prove audio e video in grado di supportare quanto affermo, che non è complottismo.”