Come riescono ad operare – allo stato attuale – i bacini di Cuffiano? Stiamo parlando di strutture idrauliche che hanno avuto un iter trentennale e ad oggi risultano ancora parzialmente incompiute. Dal primo studio di fattibilità del 1992 al progetto definitivo del 2005. La giunta De Pascale vorrebbe portare a termine l’opera. Abbiamo chiesto alla Regione quali sono i lavori mancanti per rendere operative le casse e in quali tempi e con quali finanziamenti: stato di avanzamento delle casse che fino al post-alluvione del 2023 risultavano con la cassa a monte pronta ma senza il collegamento con il Senio, la seconda che necessitava della sagomatura delle sponde, il livellamento del fondale e il collegamento con la prima. E la terza ancora rimasta sulla carta.


COME LAVORA AD OGGI?

Grazie ad “Amici del Senio” abbiamo potuto ricostruire come operano attualmente. Le due casse, i due contenitori di acqua, per come sono state predisposte secondo gli studi dei tecnici, dovrebbero ricevere acqua quando la fiumana raggiunge in pianura livello 3 (rosso). Questo è accaduto nel 2024 per quanto riguarda la cassa 2 (quella bassa in territorio di Faenza). Ma non il 13/14 marzo 2025, quando, nonostante il livello dell’acqua nei comuni di pianura fosse 3 (rosso), l’acqua è rimasta ben lontano – oltre 1 metro – dall’esondare nelle casse. Evidentemente nel 2025 il picco di fiumana è stato inferiore a quello del 2024, ma non per questo meno problematico, avendo portato il fiume a valle in rosso. Questo significa che a livello tecnico è opportuno verificare se il livello dell’entrata dell’acqua nelle casse – 55 m. slm e 44,5 – è adeguato, oppure se non sia troppo elevato, quindi da rivedere. A mio parere la questione è della max importanza e da non sottovalutare, come purtroppo si tende a fare.

I lavori ancora da fare sono tre:

– fare in modo che la cassa 1 (quella alta in territorio di Riolo Terme) possa contenere acqua per tutta la portata per cui è stata costruita. Questo vuol dire, visto che l’acqua da sola non va verso l’alto, fare un’opera che consenta di canalizzarvi l’acqua da monte, oppure realizzare un’opera per pompare dentro l’acqua dal basso. 

– completare la cassa 2 (quella in basso) scavando quanto necessario per arrivare alla portata per cui è stata progettata (ora è al 5o% circa).

– rinaturalizzare l’intero comparto e renderlo fruibile al pubblico, così come previsto dal progetto originario.