IMOLA, RAGO(UIL): “Un lavoratore necessitava di una risonanza magnetica dopo un infortunio.Ma non gli è stato possibile effettuare la visita “Liste Chiuse, la risposta.”
UIL ha sottoposto la problematica all’azienda sanitaria “AUSL dia dati veritieri”.
Imola. “Abbiamo avuto come organizzazioni sindacali di recente un incontro al Circondario nel quale tra l’altro l’Ausl di Imola ci ha omaggiati di una marea di dati che mettevano in evidenzia il quanto siamo belli e bravi nell’erogare le prestazioni nei tempi stabiliti e soprattutto con media inferiori alle medie regionali.Non potevamo che prenderne atto nonostante i molti dubbi che ci sorgevano derivanti dalle continue segnalazioni che pervengono ai nostri uffici da parte dei cittadini.Fino al culmine raggiunto ieri da parte di un lavoratore vittima di un infortunio sul lavoro”. A rendere noto il retroscena è Giuseppe Rago (UIL), che denuncia le persistenti problematiche sulle liste d’attesa nell’Ausl imolese – “ll lavoratore necessitava di una risonanza magnetica senza mezzo di contrasto per ricevere le cure appropriate a seguito dell’infortunio patito. Dopo essere stato trasportato al PS ortopedico e ricevute le prime cure gli viene prescritta una risonanza magnetica senza mezzo di contrasto per accertare la patologia da eseguirsi in tempo breve (tempo di erogazione prevista 10gg dalla prescrizione)” Da questo momento inizia il calvario.“Il lavoratore” – segnala la UIL – “accede diligentemente al proprio fascicolo sanitario e tenta la prenotazione. Nulla di fatto: prescrizione non effettuabile.
Ovviamente avendo urgenza non si arrende e si reca presso un punto CUP ma con esito analogo e rilascio di attestazione che ne sancisce la non prenotabilità, che lo invita a prenotare su 3 strutture convenzionate. Il peregrinare prosegue” – allarga le braccia Rago – “e le strutture sono due su Imola ed una su Bologna, ma di questa solo una di Imola esegue quella risonanza magnetica.“ Il lavoratore contatta poi la struttura ma arriva la risposta, che è disarmante: “liste chiuse” – fa sapere il sindacalista – “che peraltro sono vietate per legge, con prima data utile di prenotazione il 21 dicembre. Ne chiede allora a quel punto la prenotazione ma gli viene risposto che “non è possibile in quanto oltre i tempi massimi previsti”
Il lavoratore tenta quindi di effettuarne la prenotazione in regime di pagamento diretto: “la risposta è sempre la stessa “liste chiuse” – ricostruisce ancora Rago – “Alla fine dobbiamo solo prendere atto che ad Imola oggi le statistiche e i tempi che ci vengono forniti dall’Ausl di Imola sono assolutamente non veritieri quando ci si confronta con la realtà.
“E se Atene piange, di certo Sparta non ride visto che anche sul fronte privato la situazione non cambia. Abbiamo sottoposto alla direzione sanitaria la problematica da 3 giorni” – fa sapere – “e ne restano 7 per erogare la prestazione nei tempi previsti) senza ricevere alcuna indicazione se non la conferma della impossibilità a prenotare con un certo imbarazzo da parte del Direttore Sanitario. Ad oggi la prenotazione non c’è” – conclude il Sindacato – “il lavoratore non sa ancora la propria patologia e di certo al prossimo incontro con la Direzione Ausl sarà meglio che ci diano dati reali e non farlocchi”.
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