Imola. Il problema delle bollette della TARI, del servizio fino al 30 aprile, che sono state emesse con un ritardo di oltre 3 mesi, o le richieste di pagamento per i box auto oppure addirittura la richiesta di pagamento della tassa di una seconda casa al mare già pagata in riviera “Non si comprende quale sarà il costo annuale ma si percepisce già che sarà superiore allo scorso anno” – a segnalarlo è il consigliere Simone Carapia, che annuncia un documento ispettivo per far luce sulla vicenda, che teme possa diventare l’ennesimo caso delle “bollette pazze”. I quesiti principali sono a chi ascrivere eventuali responsabilità e per quale motivo tutta questa confusione: “il Comune dovrebbe vigilare sulla corretta applicazione” – segnala poi il meloniano – “Tante cose incomprensibili come il costo relativo ai garage, che qualcuno spieghi come un box per auto può provocare costi per la raccolta del suo rusco pari a 100/150 euro all’anno” – oppure la confusione a danno delle partite iva – “hanno messo nella stessa bolletta le utenze del nominativo sia come privato che come titolare di PARTITA IVA” – denuncia il Capogruppo di FdI in Circondario – “Si consiglia chi interessato di controllare, rivolgersi a HERA per la modifica in quanto poi si troverà nei problemi con la contabilità della professione. Addirittura” – rende noto – “si è verificato il caso di una persona non con partita iva che gli hanno aggiunto la tari della seconda casa di Cesenatico che ha già pagato in riviera.”
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