“Sull’organizzazione l’esempio è quello dell’Ausl unica in Romagna, e’ difficile ma funziona meglio di tante piccole Ausl e questo dovrà essere omogeno in tutta la Regione”.
Il riferimento, dalle parti di viale Amendola (leggesi Ausl Imola) non è passato inosservato. Michele De Pascale si è così espresso in una interessante dichiarazione in merito al futuro della sanità emiliano romagnola. E il riferimento sembra tutt’altro che velato all’Ausl imolese, sebbene non nominata, azienda sanitaria più piccola della regione. La sua autonomia pare in bilico ormai da anni sebbene sia difesa coi denti e con le unghie da cittadini e associazioni. De Pascale, che ha incentrato il suo programma elettorale per la corsa a viale Moro sulla sanità pubblica targata E-R – (sostanzialmente giudicata sì un modello nazionale che però va migliorato) – in una delle varie assemblee agostane il Sindaco di Ravenna si è espresso in questi termini sul delicato tema del futuro della salute pubblica regionale. Siamo a Reggio Emilia, sala gremita con tanti esponenti politici: “in questo momento la priorità in assoluto è la difesa della sanità pubblica. Questo è il nostro Piave per difendere un diritto fondamentale, che oggi è messo fortemente a rischio dalle scelte di sottofinanziamento del Governo ma anche dal ‘ disinteresse’ di quando c’eravamo anche noi alla guida della nazione” . (in realtà dal 2008 al 2019 il finanziamento alla sanità pubblica è stato ridotto di quasi l’1% l’anno, a causa della crisi economica, ndr)
De Pascale ha inoltre presentato una vera e propria “carta” della salute, un programma basato su 10 punti cardine “di cose che possiamo fare anche noi come Regione, su cui possiamo lavorare e incidere per andare a migliorare un sistema che è il migliore d’Italia ma che può e deve essere migliorato.” Uno dei punti è la prevenzione “che di solito sono le ultime righe di un qualsiasi programma. La qualità della vita delle persone è migliore se stanno bene , quindi dobbiamo operare affinchè non si ammalino.” E poi sull’assessorato alla salute “Non ci sarà solo quello ma tutti gli assessorati dovranno contribuire al miglioramento della salute dei cittadini” – E poi, il tema caldo dell’indipendenza delle aziende sanitarie e quindi l’organizzazione, con l’esempio guida dell’Ausl Romagna “E’ difficile – ammette – “ma funziona meglio di tante piccole Ausl e questo dovrà essere omogeneo in tutta la Regione” : un riferimento molto diretto all’autonomia (in bilico) della piccola Ausl imolese?
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