Edu Festus, nigeriano, da cinque giorni è accampato nel cortile interno di Palazzo Monsignani, assieme alla sua famiglia, composta da moglie e cinque figli. Dopo i recenti articoli di stampa, ci ha telefonato per alcune puntualizzazioni su quanto emerso:
“Hanno detto che io non voglio collaborare ma non è vero, nessuno mi ha parlato negli ultimi giorni, hanno solo parlato con mia figlia, io non voglio dividere la mia famiglia” – ha spiegato Festus – “La mia famiglia deve stare con me, dal momento che io riesco a pagare l’affitto, abbiamo problemi a trovare una casa ma non certo a pagare. Io e mia moglie” – aggiunge- “stiamo regolarmente lavorando. Devono parlare con me. La sistemazione che ci hanno proposto era solo per mia moglie e i due figli minori. Sono arrivato in italia nel 2005, quasi vent’anni, siamo stati in questa casa per nove anni. Lunedi siamo finiti fuori, martedi e mercoledì i nostri quattro figli hanno dormito in albergo a spese di mia figlia, giovedi non avevano soldi per dormire in albergo, da giovedi abbiamo dormito fuori fino adesso. I bambini hanno dormito da un’amica di mia moglie. Io e gli altri abbiamo dormito fuori fino adesso. Chiediamo solo una casa per stare tutti insieme” conclude.
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