La realizzazione di nuovo impianto autolavaggio a servizio distributore carburanti Conad arriva in consiglio comunale, unitamente al tema – caldissimo – dell’ampliamento dei confini del tratto urbano fino in località Piratello con annesse perplessità legate alla nuova taratura degli autovelox.

L’Assessore all’urbanistica, Michele Zanelli, ha illustrato la proposta, cercando di convincere con ogni mezzo l’opposizione circa gli scetticismi legati anche ad eventuali intenzioni di espansione di carattere edilizio . Zanelli, arrivando fino a giurare, ha spiegato “di voler sgombrare il campo ad ogni equivoco, datemi fiducia, il limite del centro abitato non ha nessuna relazione con l’espansione urbana, non stiamo ampliando il territorio urbanizzato” – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica – lo vedrete nel PUG. Non stiamo parlando di questo, ma di una cosa diversa, l’espansione urbana non c’entra niente. Ve lo giuro, non succede nient’altro.”

Opposizioni scatenate, con Carapia (LEGA) che si è presentato in Consiglio armato di cazzuola,
non nascondendo tutte le perplessità sulle dietrologie legate a una speculazione edilizia, un tema ripreso anche da Marchetti : “Si vede solo la punta dell’iceberg legata alla velocità, invece unite l’utile al dilettevole” – ha commentato Carapia –“portando a 50 all’ora e incassando qualcosa anche dalle multe” – Il Consigliere di Fratelli d’Italia, Nicolas Vacchi, ha ritenuto che questa vicenda sia diventata “un problema politico per il PD” – giudicando la scelta di spostare il centro abitato “per fare più multe, con l’inseguimento di quelle scelte politiche folli già bocciate da pareri tecnici, politici e governativi. Se questa giunta fosse stata seria”ha commentato l’esponente di FDI –davanti a ciò che emerso, avrebbe sospeso questa delibera, portando avanti una discussione più aperta, con il coinvolgimento reale dei consiglieri comunali e fornendo motivazioni specifiche.”
A margine degli interventi, anche il Sindaco Panieri ha voluto rispedire al mittente le insinuazioni circa il retroscena edilizio: “nessuno vuole costruire, al momento non abbiamo intenzione di fare ampliamenti, abbiamo individuato zone precise, come carlina 3, a Zolino son andato a cercare ed è dal 1969 che si parla di ampliamento. Si, c’è un pezzo di ampliamento ma non è cosi a ridosso del distributore, e nell’ambito del PUG non abbiamo intenzione di fare nuovi quartieri. Quell’area è verde, non ci sono intenzioni di fare costruzioni .”
Infatti, proprio il consigliere Dalpozzo (Lista Civica Cappello) aveva ammesso di temere che questa delibera potesse diventare ” un cavallo di troia per poi creare un espansione del quartiere Zolino. Con l’approvazione eventuale di ulteriori varianti, per ampliare l’area urbanizzata di Imola, in queste nuove zone a 50kmh.
Anche Roi (5 Stelle) ammette di faticare a comprendere le motivazioni circa “l’estensione del territorio urbano solo al fine di inserire un nuovo limite di velocità più basso. Se si ridefinisce il territorio urbano si ridefiniscono anche le destinazioni d’uso. Mi sfugge la necessità di modificare l estensione del territorio urbano. Temo” – ha commentato – “che questo sia una sorta di cavallo troia per far rendere piu fruttuoso quel bel territorio, aumentando il valore di quel terreno.