A formularle gli auguri a nome della Città di Imola e consegnarle la medaglia
dei centenari è stato il sindaco Marco Panieri


I 100 ANNI DI NATALINA MINGANTI,
CHE AMA RACCONTARE I PROPRI RICORDI DI UNA VITA

Nei giorni scorsi ha compiuto e festeggiato i 100 anni la signora Natalina Minganti. Ospite della
casa famiglia “Residenza Pambera”, ad Imola, al pomeriggio di festa hanno preso parte persone amiche e il personale della struttura, mentre a formularle gli auguri a nome della Città e consegnarle la medaglia dei centenari è stato il sindaco Marco Panieri, con la presenza del vescovo, mons. Giovanni Mosciatti, anche lui intervenuto per portare gli auguri alla signora Natalina Minganti.
Nata a Imola il 30 agosto 1923, penultima di cinque tra fratelli e sorelle, la signora Natalina
Minganti ha sempre vissuto in città. Dopo le scuole elementari, i primi lavori nei campi, poi
all’età di 18 anni l’assunzione alla Cogne, che proprio in quegli anni era stata destinata alla
produzione bellica. E proprio dopo uno dei vari bombardamenti sullo stabilimento, rinunciò al
lavoro in fabbrica.
Dopo dieci anni di fidanzamento, nel 1957 si sposò con Bruno Balducci. “Erano una coppia di
perfetti ballerini, molto ammirati. In particolare, mia mamma mi spiegava che spesso i ragazzi
le chiedevano di ballare, ma lei preferiva fare coppia fissa con quello che sarebbe poi diventato
suo marito” racconta il figlio Valter. Una volta sposata, la signora Natalina Minganti si è
dedicata ad accudire la famiglia e a collaborare con un laboratorio di sartoria. “Era bravissima a cucire, molti miei abiti li ha fatti lei” aggiunge il figlio Valter.
Altra passione era quella per i viaggi, in Italia. Dopo quello di nozze a Cortina, testimoniato da
un ricco album fotografico che ha allietato anche il pomeriggio di festa per il centesimo
compleanno, con il marito sono stati frequenti i viaggi in particolare nelle città d’arte del
Belpaese.
Ancora oggi conserva vivi i ricordi della propria vita, che ama raccontare non solo ai nipoti ma
anche agli ospiti della casa famiglia, nella quiete e nel comfort delle giornate trascorse nella
“Residenza Pambera”.