AUTODROMO: CARAPIA CHIEDE CONTO DI UN PRESUNTO CONFLITTO DI INTERESSI
“CONFLITTO AUTODROMO-GEAR” E LA LEGA INVIA ESPOSTO IN PROCURA

CARAPIA INFORMA PM: SE LO RITENGONO, VERIFICHINO SU RAPPORTI E COMPENSI (DIRE) – “Giancarlo Minardi se la canta e se la suona?”. A rendere pubblico il nuovo caso dell’Enzo e Dino Ferrari è Simone Carapia (LEGA) – “Mi sono sentito in dovere di informare la Procura della Repubblica affinché, se lo ritiene, accerti che non esista un conflitto d’interessi che consentano a Gear di aggiudicarsi servizi senza concorrenza alcuna e con un compenso provvigionale di ben il 50%. Tutto ciò ridurrebbe gli introiti di Formula Imola, che già chiude i bilanci con un po’ d’affanno, che attraverso Con.Ami ricade negativamente sul Comune d’Imola e quindi su tutti i cittadini”.

Rende pubblico l’avvicendamento in merito al nuovo caso Autodromo il consigliere comunale Simone Carapia, sostenendo di essere venuto a conoscenza di documenti in merito ad alcuni rapporti “intercorrenti tra Formula Imola e la società unipersonale Gear srl rappresentata da Giuseppe Minardi, fratello di Giancarlo, presidente di Formula Imola”, con sede operativa a Faenza e con un solo dipendente. Come si apprende dal dossier del leghista, Gear appartiene interamente alla Sofir Fiduciaria srl – “che, come tutte le fiduciarie, fungono quasi sempre da schermo per i reali proprietari che non gradiscono esporsi”, rende noto il consigliere del Carroccio, per il quale diventa così “legittimo quindi chiedersi se esiste un possibile conflitto d’interessi”. In particolare, “Formula Imola ha effettuato diversi affidamenti diretti negli anni a Gear srl per servizi molto cari e con descrizione in fattura decisamente molto generica e non circostanziata dei servizi resi contraria alle norme”. Tra questi, aggiunge Carapia – “nel caso di ricerca di sponsorizzazioni, Gear trattiene per sè ben il 50% dei contributi raccolti per conto di Formula Imola, a titolo di provvigione. Tale percentuale è non solo molto alta, ma anche insolita sul mercato”.