Carseggio (Fontanelice.) “In quel tratto di sassi ne sono sempre caduti ma molto più piccoli.” Alcuni ciclisti in questi giorni ci hanno contattato per segnalare la pericolosità di uno specifico tratto della Ciclovia del Santerno: lungo il tratto in discesa vicino al rio di Gaggio, “sassi ne sono sempre caduti ma di dimensioni abbastanza ridotte” – riferisce il testimone che ha assistito ad una piccola frana di massi – “Dopo si sale, si arriva nella strada nei pressi di Fornione, si scende e vi è un altro rio da attraversare: lungo la salita, che da Via Torre conduce in Via Carseggio si sfiora quella roccia” – continua “forse con le infiltrazioni dell’acqua piovana degli ultimi tempi, sta perdendo enormi massi.” – racconta il ciclista – “caduti probabilmente nelle ultime tre settimane, in una zona in cui la pista ciclabile è ricavata sotto al crostone della roccia, è piuttosto franosa. Un punto che andrebbe messo in sicurezza, eventualmente con delle reti di contenimento. “
Abbiamo girato la segnalazione al Comune di Fontanelice.
La Ciclovia del Santerno, lunga ben 44 km, rappresenta un itinerario di alto valore ambientale e paesaggistico, che attraversa ambienti fluviali con boschi ripariali, opere idrauliche di interesse storico come i Canali dei Mulini, formazioni geologiche come la Vena del Gesso e zone agricole di pregio con coltivazioni a frutteto specializzato.

Il tracciato mette inoltre in connessione parchi fluviali e aree verdi di interesse ricreativo e sportivo come il Parco delle Acque Minerali di Imola, il parco fluviale di Borgo Tossignano e Fontanelice e il ponte degli Alidosi a Castel del Rio.
Quali sono le migliore che potrebbero essere apportate? Sicuramente la riduzione dei tratti in corrispondenza della strada percorsa dalle auto o l’aumento della segnaletica, sopratutto quando la pista ciclabile si interseca con altre strade e vi è il rischio di sbagliare percorso.