Imola. Si è palesato anche Angelo Bonelli all’incontro di mercoledì 14 settembre, promosso dal Nuovo Diario Messaggero e che aveva come protagonisti i candidati alla Camera dei deputati del collegio imolese.
Riflettori puntati proprio sul candidato di Alleanza Verdi Sinistra, attesissimo per un suo commento sulle tematiche ambientali del nostro territorio.
Bonelli vanta un importante curriculum sul piano dell’ecologismo internazionale e nazionale: ha lavorato in Amazzonia e si è esposto sul devastante inquinamento in atto nella città di Taranto, prodotto dall’ILVA.
Le sue proposte di legge in Parlamento, durante la sua carriera, sono le più disparate : si passa delle controversia in materia di impianti di generazione di energia, alle norme per il riconoscimento della pratica del naturismo. Dalle norme per favorire l’installazione di impianti fotovoltaici fino a al divieto di utilizzo dei telefoni mobili nelle scuole.

L’altra sera, rispondendo alla domanda in merito al futuro della discarica Tre Monti, il politico romano, classe ’62, ha dato sfoggio di un’ampia gamma di riflessioni. In un primo momento, il Portavoce di Europa Verde ha subito chiarito come “la discarica non è un impianto nuovo”, ma poi ha abbozzato l’idea di volerla “coprire con dei pannelli fotovoltaici”. Ma poco dopo ha anche ricordato che “la discarica va chiusa” e anche, parlando più in generale “che i rifiuti non vanno messi su una nave e portati all’estero per essere bruciati ma dobbiamo risolvere noi questi problemi”.
Una mistura di pensieri condivisibili, in un intervento forse un po’ troppo condito, che non ha tenuto conto dei problemi reali di Via Pediano dopo la sua chiusura, in un luogo in cui forse Angelo Bonelli non è mai stato. Come avverrà la bonifica dell’impianto, in una situazione geologica che forse potrebbe presentare un conto molto salato? E qual è la procedura che lo stesso candidato vorrebbe attuare in Parlamento, circa proprio l’impianto dei Tre Monti?
E’ favorevole o meno al sopra-elevamento della discarica? (non lo ha detto)
Cosa ne pensa degli abbandoni selvaggi dei rifiuti, pratica che ora si sta verificando in maniera insolita anche a Imola, un territorio ove sono state introdotti i cassonetti con calotta a badge magnetico?
Qual è il suo pensiero sull’isola ecologica di Via Montericco e sui fondi del PNRR richiesti per il medesimo progetto?
Cosa ne pensa del nostro autodromo? Della difficile situazione del rumore, per il quale Formula Imola ha collezionato oltre cento sanzioni in tre anni? (dal 2018 al 2020)
Per completezza di informazioni e contestualizzare in maniera trasparente l’intervento di Angelo Bonelli, riportiamo il suo intervento integrale di seguito:

“La questione dei rifiuti è una questione seria che attiene anche alla responsabilità di chi fa politica, di chi amministra e di chi fa proposte. La raccolta differenziata è una politica nobile. In alcune parti però, chi l’ha professata deve anche assumersi la responsabilità di certi fallimenti.Ad esempio, nella città di Roma, nel 2016, la raccolta differenziata stava al 43%, oggi si trova al 45%. Quindi attenzione, bisogna avere anche una certa responsabilità perchè i rifiuti esistono e li produciamo. Io ho visto i dati di questo territorio e devo dire che l’amministrazione attuale sta facendo un grande lavoro dal punto di vista della raccolta differenziata. Questo va dato atto anche ai cittadini che hanno atteggiamenti virtuosi indipendentemente dalla loro collocazione politica e che vanno assolutamente valorizzati.

Angelo Bonelli, mercoledì sera a Palazzo Monsignani

Noi dobbiamo puntare all’economia circolare: tra l’altro il superamento delle discariche lo dice una direttiva europea. Non sono legali le discariche, il “tal quale” non può essere conferito ed è illegale secondo una direttiva europea. Nello specifico, per quanto riguarda la “discarica di tre monti” non stiamo parlando di una nuova discarica e in questo caso va dato anche atto all’amministrazione che nel piano rifiuti è stato cancellato l’ampliamento, un ampliamento che valeva un milione e ottocento mila tonnellate, una roba imponente da questo punto di vista. C’è questo parere che è bloccato, vediamo cosa accadrà ma il piano che noi chiediamo è che lì si metta in sicurezza e si arrivi il piu rapidamente possibile ad una chiusura e anche coprendo, magari con pannelli fotovoltaici, trasformando in elemento di utilità sociale ed energetico questa cosa: però noi i rifiuti li produciamo. E quindi dobbiamo anche dire … che passiamo dall’oggi al domani da una situazione in cui si producono i rifiuti in una situazione in cui i i rifiuti sono gestiti .Che qualcuno non pensi di riprendere i rifiuti e metterli sulla nave e mandarli all’estero ad andarli a bruciare. Quella non è una impostazione ecologica, è una impostazione che riteniamo inaccettabile. I problemi ce li dobbiamo risolvere noi.”