INTERVISTA A PAOLO MALUCELLI, STORICO GESTORE DELLE “CUPOLE” – DISCOTECA MULTISALA CON 50 ANNI DI STORIA – IN MERITO AL RINCARO DELLE SPESE ENERGETICHE
Buongiorno signor Paolo, voi gestite da tempo una realtà storica, composta di molte sale. Immagino che la spesa energetica, per simili metrature, non sia certo uno scherzo.
“Avevo un contratto che mi legava a un’altra compagnia, adesso, col nuovo contratto staremo a vedere che spesa raggiungeremo.”
Avete pensato a come affrontare l’autunno e l’inverno, per rimediare ai nuovi rincari?
“Il piano B è senz’altro quello di non aprire nelle serate in fra settimanale. Va un po’ tutto ridimensionato. Adesso andremo avanti con il nostro tradizionale venerdì e sabato, rimanendo però chiusi fra settimana e la Domenica. Una volta non c’erano queste spese qui che, come stiamo preventivando, possano esserci questo inverno. Con simili aumenti, non ne vale la pena.”
Rimarranno le serate tradizionali dei pre-festivi?
“Certo, infrasettimanale faremo un evento speciale una tantum, appunto un pre-festivo. Ma, per esempio, da un mese abbiamo dovuto togliere la serata del martedì, con il latinoamericano e il rock and roll.”
Questo anche perché c’è un calo di clienti?
“Anche fra settimana le persone ci sono, il problema è che non raggiungono quel numero sufficiente per coprire tutte le spese.”
Anche perché non si può tenere aperto lasciando le sale in una ghiacciaia…
“A parte il riscaldamento, che quello, al limite, si poteva pensare di accendere soltanto nelle sale impiegate: quello che costa molto è la luce, e che ci crea un po’ di problemi. Da quello che mi dicono, secondo un un calcolo che abbiamo fatto, da 2500€ mensili dovremmo arrivare attorno agli 8-9000 € al mese.”
Non pagavate molto, tutto sommato…
“Pagavamo 2.500€ per via di un contratto vecchio che ci legava a delle situazioni notturne, eccetera, però adesso è finito. Vediamo di arrivare, ora come ora, attorno ai 6-7000 € mensili.”
Adesso non posso fare considerazioni ma solo previsioni, dato che finora abbiamo ballato in esterno. All’esterno la spesa della corrente incide meno, rispetto all’inverno, perché fuori si va con quattro luci. La luce d’estate è ridotta al minimo, il problema è d’inverno, essendo sale con luci vintage, non è basata su un illuminazione di tipo led, ma tradizionale, per cui siamo a dei livelli di consumo altissimi.”
La gente dopo il Covid ha faticato a ritornare nelle discoteche, voi che numeri avete registrato?
“Abbiamo il 40% delle persone rispetto a prima. Se prima ne venivano 1000, adesso ne vengono 400. Questo riguarda la nostra situazione, ma credo sia così un po’ dappertutto, almeno da quanto mi dicono i miei colleghi e gli orchestrali”.
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