Imola. È l’unico orinatoio pubblico, a forma di garitta, rimasto in città. Ce n’è un altro al Parco Tozzoni, in condizioni leggermente migliori, anch’esso ormai inutilizzabile.
La storia di questi singolari servizi igienici a Imola è controversa. Da più di una ventina che erano negli anni cinquanta (presenti in varie zone del centro storico, uno anche a Porta Montanara) ne è rimasto soltanto questo esemplare, ubicato ai margini del Parco Aviatori d’italia. Guarda il Video .
A lato della casa dell’acqua, ormai avvolto dalle siepi incolte di cipresso. Col tempo, sebbene prima non fosse certo invitante, si è trasformato in una sorta di piccolo museo degli orrori; immondizia, rifiuti di cibo, piastrelle dentro alla chiavica. Veniva utilizzato prevalentemente durante gli eventi in autodromo, dagli utenti del camping o in occasione delle feste dell’Unità. Non si riesce a comprendere perché nessuno “lo tocchi” e lo lasci in queste condizioni di pericolo. È vero che era stato transennato anni fa, per impedire l’accesso, ma oramai col tempo e le intemperie il nastro arancione è caduto, lasciando in piedi soltanto i ferri appuntiti.

Il vecchio (e flatulente) vespasiano di Viale Zappi, poi rimosso (ImolaAnni60-70)

Potrebbe essere sostituito da un più funzionale bagno pubblico gratuito, alla luce soprattutto del notevole traffico dell’area; tra ciclisti, corridori e cittadini che vengono a parcheggiare qui per recarsi in centro o per riempire le bottiglie al distributore dell’acqua.
Da diversi anni giace ormai inutilizzato all’interno di quella piccola foresta. Il notevole traffico dell’area, porta ormai alcuni avventori ad espletare i proprio bisogni direttamente sulla siepe, o a recarsi in riva al fiume, dietro all’ex River Side, evitando certo di entrare qua dentro.

La situazione dei bagni pubblici a Imola non è buona ma potrebbe migliorare col ritorno dei servizi igienici in Galleria Risorgimento, dopo la fine della sua riqualificazione. Attualmente ci sono quelli al Borghetto e i servizi del Mercato Ortifrutticolo, ma non sono aperti “fuori-oriario”. Tuttavia rimarrebbero scoperte diverse zone della città dove transita molto pubblico, come ad esempio le aree periferiche o all’Osservanza, dove è necessario chiedere la chiave al Bar, non sempre aperto.