L’EDITORIALE

LA SCELTA DI RIPORTARE IN PIAZZA UN ALBERO DI NATALE “VERO” DIVIDE

A Folgaria gli alberi di Natale “veri” vanno a ruba. È quanto ci ha riferito stamane un impiegata del settore forestale per il piccolo ma virtuoso borgo della provincia di Trento. Nel comune trentino è ormai troppo tardi per ordinare un abete da utilizzare come albero di Natale. Moltissimi gli ordini evasi da parte del noto centro turistico estivo ed invernale.

Quello più grande” – riferiscono – “è stato recapitato a Milano, mentre quello di Imola” – spiega l’impiegata della sezione forestale “è alto 15 metri e largo 4.” Dimensioni ragguardevoli che necessitano di manovre e trasporti all’altezza.
“Noi li concediamo gratuitamente, a spese del committente c’è soltanto il trasporto, ma ora bisogna affrettarsi, perché è già troppo tardi per ordinare un albero”
Folgaria è dotata di una foresta di abeti eco-sostenibile e certificata PEFC, la quale prevede che per ogni pianta espiantata ne venga ripiantata un nuova.

Nelle ultime ore sui social “imolesi” non si parla d’altro: la scelta ha però diviso i cittadini.
Molti difendono la novità, sostenendo che sia “un albero come si deve” oppure “un albero serio”, e che sia “bellissimo”. Altri hanno espresso commenti molto critici.

Di fatto, appare ormai definitivamente cassata la scelta della vecchia Giunta Sangiorgi di predisporre una Piazza Matteotti natalizia “eco-chic“, fatta di luminarie, orsetti, Topolino e l’albero a forma di cono rovesciato che era stata accolta bene specie dai più piccoli. Anche nel 2020 c’era stata questa sorta di continuità, col “cono” ritornato al centro della Piazza nel primo Natale da Sindaco di Marco Panieri.
Quella della Sangiorgi fu una scelta che, fra tutte quelle più o meno infelici della sua Giunta, sembrava esser forse quella più riuscita, che senz’altro manteneva una certa sobrietà ambientalista.

A pensar male (ma noi non vogliamo farlo) quella dell’albero vero potrebbe esser vista come una mossa “che fa a cazzotti” con la spinta green e ambientalista che l’amministrazione e l’assessorato all’ambiente vuole e stanno cercando di dare. Ad esempio, lo scorso week-end è stata organizzata la Festa dell’Albero a Sante Zennaro, ed il ritorno alla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato nel sito di Via Jan Palach, oltre che le 1.300 nuove piante che Area Blu pianterà in città.

Proprio alla luce di questo – la scelta di un abete vero potrebbe rivelarsi un piccolo autogoal dal punto di vista della comunicazione. Anche il messaggio che si dà deve essere preso in considerazione.
Infatti, proprio nelle stesse ore, sui Social non si fa altro che criticare l’albero di Natale arrivato dal Trentino per addobbare Piazza del Vaticano: un enorme abete di 113 anni, abbattuto ad Andalo per addobbare la Santa Sede. Una pratica scellerata, se si pensa che quell’arbusto aveva impiegato più di un secolo per arrivare a simili dimensioni: che va ad annichilire tutte le buone intenzioni ambientaliste e di salvaguardia dell’ecosistema che vengono discusse da settimane in tutto il mondo.