Abbiamo “interrogato” Ezio Roi (M5S) sull’argomento di queste settimane, ovvero la nuova lottizzazione che riguarda Via Lennon – Via Curie – Via Punta. Denominata “lottizzazione Rio Palazzi”, in origine prevedeva la costruzione di alcuni edifici e parcheggi, oltre che un’ area verde – nel lotto n.129-  Tuttavia doveva “essere garantito l’accesso pubblico alle aree di parcheggio e verdi – con servitù di transito su viabilità privata – L’immissione della viabilità privata sulla via Punta deve essere modificata in modo da avere un innesto tale da garantire l’ingresso ed uscita dall’ambito in sicurezza”.

L’ex Pretore nei giorni scorsi è stato fotografato in uno dei due sopralluoghi effettuati nei pressi della nuova lottizzazione e costruzione di una strada, a ridosso del campo da calcio Calipari (impianto sportivo principale dell’A.C Tozzona).
Il pensiero, a freddo, da parte del consigliere comunale di minoranza è tutt’altro che misurato: “Siamo all’urbanistica spezzatino, con poco sugo e tanta confusione. Il trucco è quello di chiedere qualche appartamentino” spiega lucidamente Roi – “per finire facendone sei, poi quattordici e poi ventotto.”
“Il piano regolatore prevedeva soltanto tre appartamenti, pertanto le fogne e tutto il resto erano stato concepite per la lottizzazione originaria. Ormai, purtroppo in pochi rispettano la Legge Galasso.Se si pensa di modificare un piano regolatore dovrebbe essere per migliorare l’intera urbanistica della città, qui fanno le varianti per fare un favore a tizio o caio.”

Mia nonna mi diceva sempre, la farina del diavolo va a finire in crusca

 

Ma Ezio Roi continua nella sua analisi, spostandosi su un ragionamento più generale:

“C’è bisogno di costruire? Benissimo. Basta mangiare suolo, demoliamo i vecchi quartieri brutti, facciamo roba nuova, come negli Stati Uniti che avevano il problema del consumo di suolo. Buttiamo giù i palazzoni degli anni sessanta e facciamone dei nuovi.”

L’ex pretore infine fa un’analisi più accorata sulla gravità, secondo lui, del tipo di intervento che coinvolgerà gli abitanti di Via Lennon:

“Ricordiamoci che cosa è successo a Imola all’antico Anfiteatro Romano. Questa è una cosa della stessa gravità. Se dovessero fare una cosa del genere in Via Lennon, io a mie spese cercherò di fare pubblicare questa anomalia nelle riviste di urbanistica di tutto il mondo. Come fai a costruire una strada a due carreggiate tra uno spogliatoio e un parcheggio?  È incredibile.”