Il sindacato FIALS ha diffidato formalmente la Direzione dell’AUSL di Imola per quanto accaduto in data 24 Luglio c.m., ai danni di un’infermiera in servizio presso il reparto di Pediatria del presidio ospedaliero.

Risulta infatti “ – segnala il Sindacato – che la lavoratrice, già impegnata nel proprio regolare turno pomeridiano di 7 ore e 25 minuti, sia stata obbligata – senza alcuna possibilità di rifiuto – a proseguire l’attività lavorativa anche durante il successivo turno notturno di ulteriori 11 ore e 35 minuti, per un totale di 19 ore consecutive di lavoro ininterrotto.

Tale imposizione– ricostruisce Stefano De Pandis – costituisce una gravissima violazione:

del D.Lgs. 66/2003, che regola l’orario di lavoro e il diritto al riposo; del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Sanità; delle norme in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008); della normativa relativa ai carichi di lavoro, stress lavoro-correlato e rischio clinico; delle più basilari regole di buon senso e tutela della salute pubblica.

Questa condotta” denuncia il Sindacato autonomo – “oltre a risultare inaccettabile sul piano giuridico e sindacale, espone i pazienti a concreti rischi clinico-assistenziali, in quanto l’infermiera, stremata da un turno estenuante, è stata costretta a operare in condizioni psicofisiche incompatibili con l’attività sanitaria, in un contesto delicato quale la pediatria. A ciò si aggiunge il fatto che, dopo lo “smonto notte”, la lavoratrice ha dovuto affrontare il rientro al domicilio percorrendo svariati chilometri, senza aver potuto dormire né riposare, con evidenti ripercussioni sulla sua sicurezza personale e sulla pubblica incolumità.

Tutto ciò è l’inevitabile conseguenza delle scelte unilaterali dell’azienda, che – con una mobilità d’ufficio impostata “dall’oggi al domani” – ha sottratto ben 5 infermieri turnisti dal reparto di pediatria, per coprire carenze croniche e strutturali in altre aree, creando gravi squilibri organizzativi nel sistema di copertura dei turni H24, già da noi denunciati con nota formale inviata alla Direzione almeno venti giorni fa.

Con la presente, pertanto, FIALS diffida l’AUSL di Imola dal reiterare “condotte analoghe, chiedendo l’immediato rispetto delle normative vigenti e l’adozione urgente di misure correttive, con l’invito a: ripristinare immediatamente una copertura H24 adeguata e conforme al fabbisogno reale nel reparto di Pediatria; cessare immediatamente qualsiasi forma di imposizione di doppi turni e orari massacranti; attivare una verifica ispettiva interna per accertare le responsabilità dirigenziali nella gestione dell’episodio denunciato; trasmettere formalmente alla scrivente Organizzazione Sindacale le misure adottate entro 7 giorni dal ricevimento della presente.

“In assenza di riscontro concreto e in caso di ulteriori episodi simili” – fanno sapere – FIALS si riserva ogni azione a tutela della lavoratrice e di tutto il personale sanitario, compreso il ricorso all’Ispettorato del Lavoro, alla Procura della Repubblica e ogni altra sede competente, oltre alla proclamazione di stato di agitazione e sciopero.